Interviste

Non solo design

Innovazione di prodotto ma anche evoluzione dei canali distributivi e una forte alleanza tra tutti gli anelli della filiera. Andrea Margaritelli racconta la filosofia di Listone Giordano.

I giorni del Salone del Mobile di Milano sono stati pieni di eventi, di inaugurazioni, di presentazioni e naturalmente di design. Per Listone Giordano, che è presente in circa 50 Paesi nel mondo, il Salone è un appuntamento basilare, un’occasione di incontro con una grande quantità di operatori internazionali.

I momenti cardine per l’azienda umbra sono stati due: la partecipazione al lancio di Milano Contract District e l’evento Nel blu dipinto di blu nel quale è stato presentato Undici, una proposta di parquet veramente innovativa.

 

Milano Contract District: un luogo che prima non c’era
Milano Contract District è un progetto pensato per il mercato immobiliare, uno spazio polifunzionale di 1.700 mq, che offre un pacchetto di servizi esclusivi “chiavi in mano” con prodotti di qualità, alta competenza e professionalità, con soluzioni innovative rivolte a operatori del real estate, architetti e imprese edili. I partner di questo innovativo progetto sono, oltre a Listone Giordano, le grandi firme di design: Ernestomeda,AEG, Florim, Flos, Fontanot, Gessi, Lema, Lualdi e Oikos. Che questa iniziativa sia un salto in avanti di pensiero nell’ambito della progettualità degli spazi d’interni è il parere di Andrea Margaritelli, Direttore Marketing di Listone Giordano che abbiamo incontrato in occasione della presentazione alla stampa di Milano Contract District: “credo che sia un messaggio molto importante rivolto alla riunificazione dei compartimenti rimasti per tanti anni separati: l’ossatura strutturale, l’involucro della casa e l’arredo. L’auspicio è di mettere insieme le eccellenze di comparti anche diversi ma che siano uniti da una stessa sensibilità.”

L’innovazione come elemento propulsore di crescita
Milano Contract District è un’importante iniziativa che mostra anche i possibili margini di crescita e miglioramento di un settore -quello delle finiture- che ha sof ferto molto della crisi. “Sicuramente gli ultimi anni hanno messo a dura prova il sistema. D’altra parte lo spazio oggi inaugurato, Milano Contract District, non sarebbe stato possibile vederlo prima della crisi, perché in un mercato trainante mancavano risposte e l’attenzione a percepire gli spazi di miglioramento.” La stessa sensibilità all’evoluzione, alla scoperta e alla sperimentazione come àncora di salvezza contro la crisi vale anche nel settore dei pavimenti in legno, dove, ci racconta Margaritelli: “tutte le aziende sono state invitate a fare un grosso sforzo per esplorare i margini di miglioramento ancora possibili”.

Questo non è più solo un pavimento
Che sia vero, dunque, che in momenti di maggiore pressione e difficoltà ci sia stato anche grande fermento sull’innovazione di prodotto, di forme e di lavoro sul design nei pavimenti in legno, lo dimostra la stessa storia aziendale di Listone Giordano, a cui va riconosciuto il primato di aver aperto al design con il progetto Natural Genius nell’ormai lontano 2007, quando al Guggheneim di New York venne presentato il pavimento in legno Medoc, disegnato dall’architetto Michele De Lucchi.Andrea Margaritelli così racconta il cambiemento di prosepttiva che allora si è attuato: “Guardandoci attorno potevamo trovare una lampada, un tavolo, una seggiola, un bicchiere, un orologio che poteva essere associato a un designer o un intervento felice di abbinamento a un design. Invece se guardavamo a terra e vedavamo un pavimento, dovevamo arrenderci all’idea che quel prodotto non fosse oggetto di progettazione di design. Invece questo spazio di evoluzione esisteva e l’ha dimostrato De Lucchi.” Da allora Natural Genius si è arricchito di tantissimi pavimenti in legno di design, ultimo dei quali disegnato dalla designer Patricia Urquiola.

Non solo forma ma anche sostanza e marketing
L’innovazione di design sul prodotto, però, non è stata l’unica linea di miglioramento perseguita dall’azienda umbra, che negli anni ha lavorato parallelamente anche in altri ambiti, il primo dei quali il rispetto della salute. “Io credo che questa non sia solamente la risposta a una moda, – ci ha raccontato Andrea Margaritelli- ma che stiamo assistendo a un passaggio di sensibilità molto importante. Una superficie come il legno che ha nella naturalezza un suo cavallo di battaglia – prosegue l’intervistato – non può permettersi il lusso di non essere coerente con questo tipo di percezione”. Il rinnovamento per Listone Giordano è passato anche per il sostegno di tutti gli anelli della filiera. Non solo appunto il prodotto ma anche la vendita e la posa. “Listone Giordano – racconta Margaritrelli – ha lavorato profondamente per innovare, mantenendo la convinzione solida che ci dovesse essere un’alleanza tra chi produce, chi lo presenta e chi lo installa. Questi sono i tre anelli fondamentali che solo se uniti e con lo stesso livello di qualità possono permettere di dire ho offerto un prodotto di qualità. Quello che abbiamo fatto è stato rinnovare fortemente prodotti e servizi anche per la fase di vendita e per la fase di posa per fare in modo che un cliente finale che si avvicini all’acquisto all’interno di uno spazio espositivo con il nostro marchio, possa trovare una risposta convincente, perché poi, alla fine dei conti, il metro con cui siamo giudicati non è il nostro ma quello di chi acquista.

Undici: un pavimento in legno innovativo
Undici nasce dalla collaborazione tra Listone Giordano, punto di riferimento mondiale nel settore delle pavimentazioni in legno e Inkiostro Bianco Lab, il laboratorio creativo dell’omonima azienda, famosa per le sue carte da parati artigianali e su misura. Undici, è un esempio di sperimentazione lignea dove il parquet, materia viva per eccellenza, viene inciso con una tecnica laser ideata dall’azienda di Sassuolo. Intagli, incavature indelebili che entrano nella materia per estrarne una nuova essenza. Il legno diventa un bassorilievo a pavimento che trae la propria forza dal lavoro artigianale e dalla cura del dettaglio, marchio di fabbrica dell’azienda umbra. Il decoro scivola dalla parete e si posa sulla superficie orizzontale con una lavorazione che reinventa l’arredamento fondendo arte e design. Il rovere detta legge con dimensioni di 140x 1200mm e uno spessore di 12 mm.

 

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