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CATAS 2017- 2018: prospettive e progettualità

Siamo lieti di pubblicare integralmente qui di seguito il contributo di Andrea Giavon, direttore di Catas (nella foto): una riflessione “a voce alta” sui progetti e i programmi del noto laboratorio di prove e ricerche.

Andrea Giavon

Le difficoltà, specialmente quando arrivano all’improvviso, generano molto spesso un atteggiamento caratterizzato da tre, distinte fasi. La prima è chiaramente la sorpresa, il dolore, un colpo così forte da buttare al tappeto chi ne è stato investito. Ma poi, in un tempo che varia da persona a persona, ecco la seconda fase, la voglia di rivincita, il gridare – anche se non “colla voce” –  contro il fato, l’urlare che siamo ancora vivi e pronti a riprendere la posizione eretta! Poi arriva il momento della presa d’atto di una situazione e di un ambiente nuovi, un momento di elaborazione e che impone riflessioni, diverse e nuove letture del reale, scelte che alimentino una progettualità e, quindi, una ricostruzione che apra alle nuove opportunità. Un percorso che può essere molto difficile, doloroso, nel quale aiuta non poco avere avuto la “difficoltà” come maestra di vita e di esperienza professionale.

Al Catas da tempo stiamo portando avanti una profonda riflessione sul comparto nel quale abbiamo deciso di operare, il mondo del legno-arredo, per comprenderne sviluppi e nuove dinamiche: mercati in evoluzione, crescita della consapevolezza dei consumatori e prodotti, mobili, oggetti che paiono emergere da un “Nuovo Rinascimento” fatto di stili, scelte progettuali, “multifunzionalità”… e sono solo alcuni dei temi che nelle sedi di Lissone e di San Giovanni al Natisone dobbiamo quotidianamente affrontare e tradurre in servizi reali alle imprese.

Indispensabile, allora, guardare avanti, ricercare una visione a lungo termine ma che ci permetta di fare subito luce su un presente incalzante, che non aspetta alcuno. E la recente, dolorosa, drammatica esperienza dell’incendio che ha colpito uno dei laboratori di San Giovanni al Natisone ha reso tutto questo molto concreto, forte, dominante.

CATAS veduta aerea

Abbiamo reagito, come è nel carattere della gente delle nostre terre. Per quanto concerne le prove meccaniche sui mobili siamo già tornati al 70 per cento della nostra piena operatività, mentre tutti gli altri nostri laboratori continuano a pieno ritmo, non essendo stati toccati dal fuoco. Il capannone in affitto dove stiamo spostando temporaneamente le nuove attrezzature che abbiamo acquistato e la forte crescita del laboratorio di Lissone (più 130 per cento di prove nel 2016) ci danno la necessaria serenità.

I prossimi due anni saranno ancora più intensi, perché uno dei temi principali delle nostre giornate sarà la ricostruzione dello stabile che ospiterà il nuovo reparto prove sui mobili: all’indomani dell’incendio ci siamo messi al lavoro su alcune idee e su un progetto che ha già preso forma.

Ma non ci fermeremo certo a questo: proseguiremo nella nostra normale attività di prove e di ricerca, a partire dallo sviluppo dei test sui parchi gioco, sensibilizzando – oltre alle aziende produttrici – anche le amministrazioni comunali, con le quali organizzeremo una serie di incontri dedicati. Stiamo parlando di una attività che, per la tipologia di prodotto a cui si riferisce, richiede un forte rapporto con il cliente, un servizio particolarmente “vicino” che – ne siamo convinti – ci permetterà di ripensare e migliorare tutte le dinamiche dei nostri rapporti con partner e clienti, anche per altre famiglie di prodotti.

Il servizio è da sempre un capitolo fondamentale del nostro lavoro e non perdiamo occasione per porci in discussione, per verificare come possiamo essere ancora e sempre più al fianco dei nostri clienti.

Avvieremo le procedure per il ri-accreditamento delle prove Catas sulle superfici dei giochi per esterno e di quelle previste dalla norma ANSI BIFMA per le sedie per ufficio, così da poter soddisfare le richieste di molti operatori Usa, da qualche tempo tornati ad acquistare in Italia.

A proposito di arredi per ufficio proprio quest’anno abbiamo avviato una attività di supporto per le aziende che vogliono affrontare aspetti squisitamente ergonomici dei prodotti, grazie anche a una prestigiosa collaborazione con un noto ergonomo inglese. Il progetto è quello di verificare tale esigenza, arrivando a strutturare un servizio completo ed efficace che passi attraverso la crescita delle competenze dei nostri tecnici.

CATAS Laboratorio Mobili 2

Anche la certificazione di prodotto continuerà il proprio processo di accreditamento, aggiungendo un nuovo schema ISO 17065 dopo quanto fatto sul versante delle emissioni di formaldeide secondo le direttive del CARB-California Air Resources Board, oggi recepite a livello federale.

Le nuove e recenti decisioni della Commissione sulla modifica dei regolamenti Ecolabel sui mobili e sui pavimenti e la pubblicazione dei nuovi CAM, i “Criteri ambientali minimi” riportati in un Decreto del Ministero dell’ambiente, ci confermano che l’investimento sulla nostra capacità di effettuare specifiche misure sulla qualità degli ambienti indoor deve continuare; parallelamente stiamo pensando anche a un adeguato servizio di raccolta documentale che questi schemi richiedono.

Siamo già nel pieno del calendario di corsi e seminari che organizziamo, quest’anno particolarmente ricco. L’esigenza è chiara: le nostre competenze, e lo diciamo senza tema di smentita, ci permettono di poter offrire eventi di alta qualità. Il segno distintivo di Catas è oggi la capacità di governare l’indispensabile passaggio da una “informazione sul prodotto” a un processo articolato di formazione sulla relazione fra prodotti e con le persone. In questo crediamo davvero molto.

C’è un forte aumento delle richieste di prove speciali e ad hoc su materiali e componenti: sarà nostro impegno informare le aziende di questa nostra offerta, rendendola una voce ancora più significativa della nostra proposta nei prossimi due anni. Due anni che ci vedranno impegnati anche in una attività di forte coordinamento multidisciplinare per dare risposte serie alla crescente richiesta di valutazione di prodotti complessi. L’analisi dei rischi attraverso prove ma anche in relazione ai mercati di destinazione o a qualsiasi altra condizione solo alcuni degli argomenti che sottendono a questo lavoro. Temi complessi, che ci hanno portato a definire nuove partnership con laboratori a noi complementari, insieme ai quali potremo arricchire la nostra competenza e la nostra offerta nei settori dei metalli e dell’edilizia.

Senza dimenticare che la capacità di Catas di offrire servizi di alto livello è il risultato non solo di ingenti investimenti in attrezzature e tecnologie, ma anche e soprattutto sulle persone, giovani ad alta scolarizzazione e altrettanta curiosità ed entusiasmo: nonostante i vincoli postici dal nuovo decreto legislativo che disciplina le aziende partecipate pubbliche, ad esempio, abbiamo cercato e trovato due giovani che abbiamo inserito nella nostra struttura per seguire nuovi progetti.

Tutto questo è parte del nostro modo di reagire al “fato”, di guardare avanti lasciandoci alle spalle ciò che non vale la pena diportare con noi: l’energia non ci manca e abbiamo il dono di vedere ogni giorno i risultati di quanto abbiamo costruito in tanti anni… e non si tratta solo di prove o di corsi ben fatti, ma della testimonianza continua del forte, leale, profondo legame che si è creato fra noi e i nostri partner. Il recente incendio ci ha permesso di toccare con mano che siamo davvero parte di questo mondo, che abbiamo relazioni, amicizie, frequentazioni che ci confermano che la nostra scelta – che non è altro che quella di essere sempre noi stessi, fino in fondo – è stato il più bell’investimento che avremmo mai potuto fare.

Il rapporto fra le persone, anche professionale, genera valori che talvolta vanno aldilà di quello che ci è dato percepire in quel momento; soddisfazioni splendide… per questo vogliamo rendere pubblico il nostro ringraziamento a Caimi Brevetti e a Poltrona Frau, due realtà che non hanno bisogno di presentazioni e che con generosità incondizionata ci hanno messo a disposizione, a titolo gratuito, due attrezzature per le prove su sedie che avevamo consegnato loro pochi giorni prima dell’incendio del 21 dicembre scorso.

Un gesto profondo e che non ha certo bisogno di altre parole, ma che danno il senso e lo spessore di ciò che più amiamo del nostro lavoro.

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