Lo stato dell’edilizia in Italia
Qual è la situazione nel nostro Paese? Dalla fotografia del mercato scattata dalle statistiche Fep, emerge una situazione del settore pavimenti in legno dove la ripresa non è netta: una produzione in crescita e un consumo in calo.
Produzione e consumo di parquet in Italia
Quello che emerge infatti è un calo della produzione di parquet massiccio e un incremento del multistrato per una crescita totale del 4,19% rispetto alla produzione 2014. Il consumo invece è caratterizzato da un segno negativo (- 1,96%) con un decremento sia del consumo di multistrato sia di massiccio. Altro elemento importante: come decresce l’importazione, cresce l’esportazione. Le previsioni 2016 promettono una ripresa sia per la produzione sia per il consumo sia per le esportazioni, mentre le importazioni è stimato che continuino la diminuire.
Quali previsioni per il futuro?
L’analisi Fep basa, naturalmente, le previsioni per il mercato del parquet sull’andamento dell’edilizia. Infatti, dopo che il mercato delle costruzioni ha toccato il fondo nel 2014, il 2015 si è registrata una moderata ripresa con una crescita dello 0,5%. Ancora una volta la discesa è stata osservata (-9,3%) per il sotto-segmento delle nuove costruzioni residenziali colpito dalla crisi generale dell’economia. Il rinnovamento nell’edilizia non residenziale, -commerciale, agraria e pubblica-, ha registrato una crescita nel 2015 dello 0,7% e può essere considerata come la forza trainante del mercato. Il rinnovamento degli edifici rimane poi la chiave di volta del settore, anche se la sua crescita ha subito una decelerazione nel 2015 aumentando appena dello 0,3% per il mercato residenziale e del 2,6% per il non residenziale. In conclusione il futuro tratteggiato dal rapporto Fep per il nostro Paese è di cauto ottimismo: ci si attende un consolidamento di questa moderata crescita nei prossimi tre anni grazie a un andamento più dinamico nel rinnovamento dell’edilizia non residenziale. Questo grazie anche agli incentivi messi a disposizione per i progetti di efficienza energetica. Dal 2015 l’ingegneria civile è stata il segmento più performante e le previsioni Fep suggeriscono che continuerà ad esserlo sia per quanto riguarda i nuovi progetti sia quelli di rinnovamento, con una previsione di incremento superiore al 4% nel periodo 2017/2018, anche grazie alle azioni di Governo e della manovra “Sblocca Italia”.
L’OPINIONE
È il momento di accelerare
Abbiamo chiesto a Massimo Gasperini, presidente del Gruppo Produttori Pavimenti di Legno di FederlegnoArredo, una sua opinione sull’andamento del nostro Paese alla luce dei dati che il Gruppo ha elaborato per la FEP.
Il 2015 ha dato timidi segnali di ripresa per il settore Parquet in Italia: ci puoi dare una sua lettura dei dati FEP?
Guardo con ottimismo all’andamento del 2015 e sono fiducioso che questa tendenza continuerà anche quest’anno. È un segnale che le strategie messe in campo per rilanciare il settore hanno cominciato a portare i primi risultati. In assenza di grandi commesse nel nostro Paese, la ripresa si concentra soprattutto nel settore delle ristrutturazioni. Sono piccoli passi ma molto importanti: il mercato diventa più selettivo e più professionale e sta premiando le aziende che hanno scelto di investire nella qualità e nella cura del cliente.
Le previsioni per il 2016 segnano un’inversione di tendenza rispetto agli scorsi anni: quali azioni intendete intraprendere per sostenere il mercato?
La parola d’ordine per le aziende del parquet deve essere investimenti. La timida ripresa del 2015 non deve farci pensare di aver già superato i momenti difficili e di poter rallentare. Dobbiamo continuare a impegnarci e investire nelle tecnologie, in nuovi progetti, nell’innovazione dei prodotti, nello sviluppo di nuovi formati, nella ricerca sulle tendenze del design e nell’aggiornamento. Questa attenzione deve coinvolgere tutti gli anelli della filiera. È arrivato il tempo che anche i rivenditori assumano un ruolo più attivo. È necessario un loro investimento in formazione e in marketing per acquisire maggiori competenze e nuove capacità per intercettare i consumatori in modo più propositivo e per saper dialogare con gli architetti e le aziende produttrici.