Camere con vista sul cervino
Una baita settecentesca è stata completamente recuperata attraverso restauri parziali e ricostruzioni fedeli. Un luogo storico di grande fascino restituito al presente grazie al rispetto di chi ama le cose antiche
Al primo piano si apre la sala, calda e accogliente arricchita da mobili autoctoni e svariate collezioni di oggetti. Tra queste si distingue nella zona pranzo una singolare collezione di stampe antiche del Cervino e nella zona relax dei divani una collezione di strumenti musicali e antichi spartiti posti sulla parete di pietra a vista. Imponente è il grande camino, punto centrale della zona relax, caratterizzato dalle due grandi mensole laterali lignee del Settecento, con decoro a ricciolo. Una grande credenza lignea piemontese all’ingresso ospita sulla piattaia una collezione di piatti di varia provenienza.
Al centro della Valtournenche, in Valle d’Aosta, un piccolo villaggio settecentesco di baite si stringe sulla strada provinciale che tra abeti, larici e pini cembri segna la partenza di una piccola funivia che raggiunge le prime piste da sci del promontorio. Nonno Giorgio, un giorno, stava camminando guardandosi attorno finché scorse questa baita diroccata, ideale per riposarsi dalla passeggiata. Salì sui gradini pericolanti, poi si sedette e dopo un sospiro guardò davanti a sé: lì si apriva maestoso il Cervino, come incorniciato… sembrava percepire la sua emozione e in quell’istante promise a sé stesso che quella baita sarebbe stata sua. La promessa fu mantenuta, per il recupero ci vollero due anni di restauri parziali e di ricostruzioni fedeli, con la pazienza e il rispetto di chi ama le cose antiche e intende valorizzarle.
La baita oggi si eleva su 3 livelli di 50 metri quadri ciascuno, oltre a una grande cantina interrata, fedele alla conformazione originaria dei muri in pietra e dei balconi in legno. Un tempo questo fu un grande involucro di contenimento, diviso tra ampio fienile nella parte alta e la stalla al piano terra. I pascoli erano adiacenti e le mucche radunate nella stalla erano la prima fonte di sostegno delle famiglie del luogo. Oggi questo spazio ospita un’ampia taverna dai soffitti bassi, che diventa un grande monolocale per ospitare gli amici, con un suo proprio ingresso indipendente che porta all’ampia zona living col divano/letto matrimoniale, oltre al bagno.
Nel sottoscala che da qui conduce al piano primo è stato ricavato un ricovero sci-scarponi, comodo per il suo immediato accesso con sbocco sulla stradina che conduce alla funivia. Dal pavimento, attraverso una botola lignea, si accede alla cantina, completamente ipogea, dal clima ideale per il corretto invecchiamento di salumi, formaggi e vini.
In dettaglio
1. Gran parte della sala e il cucinotto sul fondo sono stati rivestiti di boiserie in legno di larice spazzolato, trattato a olio; mentre alcuni elementi del cucinino sono stati ricavati da legnami antichi recuperati.
2. Dalla sala si accede al secondo piano attraverso una scala in muratura, che si sviluppa tra una parete intonacata e un’altra in pietra.
3. Per accedere a ogni ambiente ci sono porte settecentesche in noce, di origine lombarda, tutte diverse nella forma, decoro e dimensione, per ognuna delle quali sono stati fatti i muri appositamente in misura. Nelle fasi di restauro sono passate dalle amorevoli mani del proprietario che, con l’hobby del restauro, le ha potute personalmente riportare a nuova vita.
La camera da letto padronale
è la più ampia e ha la particolarità di avere un muro in diagonale
che ne accentua la prospettiva verso il Cervino.
Al secondo piano, a eccezione dei due bagni, il pavimento è interamente in parquet
a listoni di abete massello naturale, liscio, inchiodato. Si è scelto un materiale
del luogo per coerenza stilistica, con l’intento di scaldare al massimo gli ambienti
e di permettere la gioia del camminamento a piedi nudi anche in pieno inverno.
La camera padronale ha l’accesso diretto a un piccolo bagno privato ricavato a posteriori nella parte alta del vano scala. La generosa altezza ha permesso il massimo sfruttamento dello spazio e il bagno, seppur di ridottissime dimensioni, beneficia della antica finestroccola che areava il fienile da est.
La camera centrale, pur essendo oggettivamente la più piccola, ha TRE posti letto dati dal divano sottostante e dal grande letto sovrastante. si è potuto soppalcare grazie all’altezza del tetto che in quella stanza ha il suo colmo.
LA TERZA camera matrimoniale è caratterizzata da un imponente letto ligneo a colonnine tortili, e un tocco di allegro colore è dato dalla collezione di cappellini che ne tappezzano travi e muri.
4. L’ingresso principale della casa è posto sulla facciata nord che guarda il Cervino, attraverso una balconata in legno, ove è stata riposta -ordinatamente tagliata- la gran parte della vecchia legna originale della baita, troppo deteriorata per essere riutilizzata nelle parti costruttive.
5. La spiovenza del tetto con le sue grandi travi a vista corona questo intersecarsi di legno e pietra che anticamente racchiudeva l’ampio fienile. Oggi, invece, sono state ricavate tre camere da letto, tutte con accesso alla grande balconata sospesa del secondo piano, che meravigliosamente affaccia sul Cervino.