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Costruzioni in legno: 10 miti da sfatare

Le case in legno sono più o meno resistenti di quelle in cemento? Consumano più o meno di quelle tradizionali? Conlegno, il Consorzio per la tutela del legno e del sughero, fa chiarezza sulle leggende che circolano attorno a questo materiale

Negli ultimi anni il legno è tornato protagonista del mondo dell’edilizia. In tutto il mondo numerosi progetti innovativi l’hanno adottato come principale materiale costruttivo: dal complesso di social housing di via Cenni a Milano, passando per gli 85 metri di altezza di Mjøstårne, il grattacielo in legno più alto del mondo situato in Norvegia, fino al W350, un grattacielo di 350 metri di altezza in costruzione a Tokyo.

Nonostante ciò, sono ancora molte le leggende che circolano sulle case in legno, e che Conlegno, Consorzio Servizi Legno Sughero, si impegna a sfatare per promuovere l’utilizzo di questo materiale sostenibile e vantaggioso.

Secondo i dati ISTAT il mercato immobiliare sta vivendo una lenta ripresa. A ritmi ben più elevati aumenta, invece, la richiesta di case con struttura in legno – spiega Alberto Cavalli, responsabile area tecnica Legno Strutturale di ConlegnoDall’ultimo rapporto di FederlegnoArredo emerge, infatti, che l’Italia si colloca al quarto posto in Europa per capacità produttiva e volumi di mercato gestiti nel settore, segnando una costante crescita dimensionale. Un incremento che va ricercato in una maggiore attenzione alla sostenibilità, nell’affidabilità dei sistemi costruttivi e nella professionalità delle aziende del settore.

Ecco l’elenco dei 10 più comuni miti da sfatare sugli edifici in legno secondo Conlegno:

1) Il legno crolla più facilmente rispetto ad acciaio e cemento

Al contrario, le connessioni realizzate per unire gli elementi in legno sono capaci di disperdere l’energia generata da un eventuale sisma. I rapporti massa/resistenza sono più vantaggiosi rispetto a quelli delle costruzioni in calcestruzzo o muratura e, dal momento che le sollecitazioni in caso di terremoto sono proporzionali alla massa della costruzione stessa, risultano di molto inferiori.

2) Le case in legno sono tutte simili, lasciano meno spazio alla progettazione

Tutt’altro: il legno permette di combinare essenze diverse e giocare con trattamenti e finiture, oltre che realizzare edifici con forme differenti.

3) Le case in legno consumano più energia rispetto a quelle tradizionali

Falso, questo tipo di edificio può essere completamente realizzato secondo i canoni della bioedilizia scegliendo gli opportuni materiali e assicurando i massimi livelli di efficienza energetica. Ad oggi, sono ancora troppe le case energicamente inefficienti tanto che, secondo una ricerca dell’International Energy Agency, l’energia consumata all’interno degli edifici è superiore a quella utilizzata dall’industria e dai trasporti. Costruire edifici in legno rappresenta una scelta responsabile in grado di ridurre del 40% le emissioni inquinanti.

4) Le case in legno contribuiscono al disboscamento

Preferire il legno significa fare una scelta cosciente e responsabile che avrà implicazioni positive a livello locale e globale. Oggi, i sistemi di certificazioni permettono di sapere se il materiale proviene da foreste gestite in maniera sostenibile e legale, nel rispetto delle norme vigenti e senza danni all’ambiente. Inoltre, se il prodotto è locale, permette di promuovere e valorizzare il proprio territorio e la sua economia.

5) Le case in legno costano di più rispetto a quelle tradizionali

In realtà sono più vantaggiose. Una casa in legno è più economica rispetto a quelle costruite con altre tecnologie poiché i tempi di costruzione sono inferiori, con conseguente riduzione dei costi di cantiere. Ad esempio, la Cross Lam Tower, la torre in legno in costruzione a Jesolo, crescerà di un piano in soli tre giorni lavorativi secondo il progetto.

6) Le case in legno hanno durata più breve rispetto a quelle tradizionali

Gli edifici in legno possono avere una vita centenaria. Lo dimostra l’antico edificio del Governo neozelandese, completato nel 1876 e attualmente sede della Victoria University of Wellington, realizzato interamente in legno kauri. La durabilità degli edifici in legno è strettamente legata alla qualità costruttiva, all’impiego di accorgimenti tecnici adeguati e all’utilizzo di materiali idonei.

7) Le case in legno prendono fuoco più facilmente

Il luogo comune più diffuso sulle case in legno probabilmente è questo. Il fatto che il legno sia un materiale combustibile non lo rende meno resistente agli incendi. Ciò si deve al fatto che questo materiale ha un comportamento al fuoco prevedibile: il legno carbonizza alla velocità di circa 0,7-1 mm al minuto ma, mentre la superficie viene intaccata, la parte interna conserva le proprie caratteristiche meccaniche inalterate.

8) Le case in legno sono adatte solo a zone di montagna

Si è abituati a pensare alle case in legno come edifici che sorgono soprattutto in montagna. Tuttavia, possono integrarsi in qualsiasi contesto dal momento che, se richiesto, la struttura di legno può essere completamente nascosta alla vista prevedendo una finitura di facciata con un isolamento a cappotto intonacato; così facendo l’edificio sarà in linea con quelli circostanti.

9) Non è possibile richiedere un mutuo su una casa in legno

Questa affermazione era vera fino a qualche tempo fa, ma oggi è possibile contare su prodotti specifici per le case di legno. Esistono, inoltre, schemi di certificazione privata come S.A.L.E., il Sistema Affidabilità Legno Edilizia messo a punto da Assolegno e Conlegno per individuare costruttori di case di legno di qualità e favorire l’accesso al mutuo e ai prodotti assicurativi destinati alle case costruite in bioedilizia.

10) Le case in legno non necessitano di terreni edificabili

Falso, dal punto di vista dell’iter progettuale seguono le stesse norme delle case in muratura e i medesimi regolamenti in tema di autorizzazioni e permessi costruttivi.

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