Posa

Ascoltare le esigenze dei clienti

Il bravo parchettista deve fare attenzione ai gusti del committente tramite il colore, la piallatura e la finitura del parquet

Si sa, il lavoro dell’artigiano parchettista non è più quello di una volta dove bastava far vedere un campione di legno e il gioco era fatto. Grazie alla varietà di finiture realizzabili sulle pavimentazioni di legno e soprattutto alla richiesta sempre più mirata e specifica da parte dei clienti di finiture e texture personalizzate, oggi è impensabile lavorare come si faceva un tempo.

Fornitura personalizzata

Siamo a Galluzzo, frazione del Comune di Firenze celebre per la Certosa, monastero trecentesco fatto edificare su volere di Niccolò Acciaiuoli, membro di una delle più importanti famiglie fiorentine. Eseguito dall’artigiano parchettista, Simone Biagiotti, il lavoro ha riguardato la fornitura e la posa di un listone prefinito a tre strati di Antico FilòInsieme con la committenza si è partiti dalla visione di un’immagine a catalogo per poi passare a dei campioni che, nel corso di un mese, sono stati prontamente messi a disposizione del cliente. Dopo un attento ascolto delle esigenze e dei gusti del cliente, si è arrivati a produrre un colore e una finitura che, in questo caso, si può definire “estremamente personalizzata”. Colore, piallatura a mano e finitura sono infatti il risultato dei desideri del cliente. Questo è stato reso possibile soprattutto grazie all’esperienza degli artigiani di Antico Filò, pronti a soddisfare anche le richieste dei clienti più esigenti.

La posa

La casa oggetto dell’intervento fa parte di un complesso abitativo che sorge sulla confluenza dei torrenti Ema e Greve. Si pensa che in quel luogo sia sorto uno dei primi mulini al servizio dei monaci della vicina Certosa. Non a caso, la zona è denominata proprio “Il Mulino”. In tempi più recenti e fino ai primi anni 2000, vi era un albergo ristorante. La posa dei listoni ha interessato tutta la casa, fatta eccezione per i bagni. Trattandosi di casa già terminata erano presenti le porte in laccato bianco, smontate e rimontate a posa ultimata per permettere una più agevole installazione, soprattutto perché la committenza aveva espressamente vietato di tagliarle. La geometria di posa, a tolda di nave irregolare, inizia dal locale cucina-soggiorno, dove le tavole sono state utilizzate anche per creare alcuni sportelli della cucina in muratura, per poi interrompersi in corrispondenza di due scalini che separano la zona notte. Per dare continuità ai due spazi, si è pensato di far proseguire con la stessa ortogonalità le tavole sugli scalini per poi proseguire nel lungo ingresso di circa 12 metri, sempre con lo stesso squadro della cucina. A completamento dell’opera, è avvenuta l’installazione di un battiscopa ducale laccato bianco RAL 9010 altezza 12 centimetri, che sposa alla perfezione il pavimento creando uno stacco di colore con le pareti grigio tortora.

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