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Parquet e macchie: errori non fare!

La presenza di macchie sulla superficie di pavimenti in legno prefiniti, specialmente in quelli trattati a olio, errore di posa o manutenzione errata?

Quando il parquet prefinito ha iniziato a diffondersi nel mercato dei pavimenti in legno parecchi addetti ai lavori erano convinti che tante problematiche sarebbero scomparse. In realtà nuove problematiche iniziavano ad apparire, come la presenza di macchie sulla superficie di pavimenti in legno prefiniti, specialmente in quelli trattati a olio

Nella maggior parte dei casi, questa problematica si evidenzia soprattutto dopo l’ultimazione dei lavori e, spesso, dopo che il committente ha preso possesso della propria abitazione: segno tangibile che gli eventi che causano queste problematiche sono quasi sempre riconducibili a lavori eseguiti dopo la stesura della pavimentazione o, come nel caso in questione, durante le fasi di pulizia dell’appartamento.

Il sopralluogo

Oggetto del sopralluogo era la valutazione tecnica e accertamento dello stato di fatto dell’intera pavimentazione posta in opera. Lo strato nobile di calpestio risulta essere stata sottoposto a spazzolatura meccanica, pigmentazione a colore e finitura superficiale protettiva con prodotto a olio; la posa in opera era stata eseguita con sistema flottante. Il motivo della richiesta di sopralluogo tecnico era legata alla presenza di macchie nella superficie calpestabile del pavimento in legno.

L’osservazione

Ho proceduto quindi nella disamina della pavimentazione, osservandola da più punti diversi in posizione eretta con luce naturale diffusa alle spalle così come indicato dalla norma UNI EN 15717:08 Parquet Linee Guida generali per la posa in opera.

Dalla osservazione visiva si rilevano alcune doghe con delle macchie situate in maniera casuale nella parte superficiale. Questa presenza di “macchie” con conformazioni svariate era ricorrente nell’intera superficie di pavimento in legno, a esclusione (particolare interessante) delle zone coperte da arredi e letti.

Da informazioni raccolte al momento del sopralluogo, veniva confermato come dopo l’ultimazione dei lavori svoltisi senza problemi, tutta la superficie del pavimento era stata coperta con del cartone ondulato. Secondo la proprietà, una volta preso possesso dell’immobile avrebbe notato qualche piccola macchia a cui non avrebbero dato peso; successivamente invece nel giro di alcune settimane ci sarebbe stata una progressiva presenza in aumento di queste macchie.

L’analisi delle macchie “sospette”

Ho quindi proceduto a una disamina delle macchie per mezzo di un microscopio portatile (USB digital microscope PC-MM200) ma non si osservano particolari che possano far propendere per una caduta accidentale di sostanze corrosive.

Proseguendo nell’indagine, è stato accertato come nel bagno di servizio la presenza delle macchie sia particolarmente accentuata in prossimità della base (sotto) del water che è sospeso in parete.

Questa situazione, fa propendere per un’azione di gocciolamento di sostanze utilizzate nella pulizia dei bagni medesimi, in particolare dei servizi. È chiaramente una ipotesi, ma la situazione accertata e il posizionamento delle macchie fa propendere con significativa certezza a una caduta di residui liquidi sulla superficie del pavimento a seguito delle pulizie in loco.

Quindi la raccolta delle informazioni, la riassunzione delle tempistiche dei lavori eseguiti, la disamina delle problematiche sul posto e una comparazione fra tutti i vari elementi raccolti che porta, successivamente, a esprimere poi il convincimento sul nesso causale di quanto lamentato dal committente.

Le conclusioni dell’indagine

Per tutto quanto sin detto ed esposto pare evidente, date anche le risultanze della verifica condotta, che la pavimentazione in legno oggetto della disamina, presenta alcune macchie riconducibili ad accidentali dispersioni di sostanze liquide in fase di sgocciolatura. Dall’analisi delle tempistiche dei lavori risulta che queste macchie non fossero presenti al momento dell’arrivo del materiale in cantiere, dato che la propria visibilità avrebbe certamente allertato chiunque degli operatori prima della posa in opera o, al massimo, durante le fasi di installazione.

Questo stato dei fatti ci induce a escludere qualsiasi particolare anomalia riconducibile a effetti occulti dei trattamenti come la coloritura e l’oliatura ai quali il materiale è stato sottoposto prima di giungere in cantiere (trattasi infatti di materiale prefinito UNI EN 13489).

Elemento importante è notare come, in prossimità di una macchia, l’interno del micro bisello presenti ancora la coloritura originale, evidente che trattasi proprio di micro gocce di prodotto non in quantità, ma comunque la presenza del colore (e olio) nel micro bisello conferma che il pavimento ha subito un’interferenza esterna successiva alla installazione in appartamento. 

In definitiva è convincimento che, stante quanto osservato in loco anche strumentalmente, la distribuzione e ubicazione nell’intera superficie lignea delle macchie, tenuto conto della tempistica dei lavori e delle prime rilevazioni delle macchie oggetto della disamina, quanto visionato (macchie) sia da ricondurre, con ragionevole certezza, a una dispersione accidentale (sostanzialmente come una sgocciolatura) di un prodotto altamente basico impiegato per pulizie straordinarie. Il prodotto, rimasto nella superficie delle doghe, ha prima rimosso una parte dell’olio presente in superficie, per poi solubilizzare il colore sottostante facendo di fatto affiorare la tonalità della specie legnosa (Acero) impiegato per l’assemblaggio delle singole doghe.

Questo tipo di problematiche sono particolarmente ricorrenti, nonostante le aziende forniscano ampia documentazione di accompagnamento quale scheda prodotto ad esempio, con precise indicazioni su come mantenere, conservare e pulire le pavimentazioni in legno. Vero che un’accidentale caduta di liquidi può avvenire, però se il quanto venisse tolto nell’immediatezza dell’evento certamente i problemi sarebbero ridotti di molto.

Di Mauro Errico,

Perito Esperto C.C.I.A.A. Firenze nr. 957 Categoria Legno – Pavimenti in legno e   Metodologie Posa in Opera

Continua a leggere su Professional Parquet n.5/2021

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