Superbonus stop alla cessione del credito
Addio anche agli sconti: la decisione del Consiglio dei Ministri
Approvato in Consiglio dei Ministri il decreto presentato dal ministro Giorgetti che prevede lo stop agli strumenti di cessione del credito e sconto in fattura per i futuri cantieri avviati con i bonus edilizi.
In conferenza stampa il ministro Giancarlo Giorgetti ha spiegato le ragioni del decreto “ha un duplice obiettivo: cercare di risolvere il problema che riguarda la categoria delle imprese edili per l’enorme massa di crediti fiscali incagliati e mette in sicurezza i conti pubblici”. Ha poi aggiunto: “Comprendo la posizione delle imprese ma mi permetto di citare una persona di cui ho molta stima e con cui ho fatto il ministro, che disse che il problema non è il Superbonus ma sono i meccanismi di cessione disegnati senza discrimine e discernimento.Vorrei puntualizzare che non tocchiamo il Superbonus, interveniamo sulla cessione dei crediti d’imposta che ammontano direi a 110 miliardi, questo è l’ordine di grandezza che deve essere gestito, l’obiettivo è dare la possibilità di gestirlo”.
Cosa prevede il decreto
Il decreto prevede che per i crediti già maturati non sarà più consentito l’acquisto da parte delle pubbliche amministrazioni. Proprio l’inserimento da parte di diverse regioni nelle proprie leggi regionali della possibilità di acquisto dei crediti ha spinto ad una repentina approvazione del decreto facendo saltare le trattative in corso con gli enti locali. Restano esclusi dal decreto gli interventi per i quali alla data di entrata del decreto sia già stata presentata la Cila.
FederlegnoArredo: Imprese e famiglie messe in ginocchio da scelta incomprensibile
Riportando le parole di Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo: “Per decreto, nel giro di poche ore, il governo si è assunto la responsabilità di mettere in ginocchio imprese e famiglie, con una decisione davvero incomprensibile e per di più in contrasto con gli obiettivi di efficientamento energetico fissati per il 2030. Bloccare in un batter d’ali la cessione di nuovi crediti significa tirare il freno a mano all’edilizia e a tutto il suo indotto di cui il Governo, ancor meglio di noi, credo conosca il valore in termini di Pil. Basti pensare che nella filiera del legnoarredo, che FederlegnoArredo rappresenta, ben 3 associazioni (Assolegno, Assotende, Edilegnoarredo) saranno colpite dalla misura. Ci auguriamo che l’incontro fissato dal Governo con le categorie possa portare a una possibile modifica”.