Mercato

Il mercato guarda al FUTURO

Dai dati ufficiali diffusi dalla Federazione dell’industria europea dei pavimenti in legno e dalla voce diretta delle imprese del settore una panoramica dell’andamento del mercato e i suggerimenti per affrontare il 2015.

Un 2014 all’insegna del contrasto, con un mercato domestico che continua a soffrire e alcune opportunità internazionali da cogliere e far crescere. È possibile riassumere così il trend dei pavimenti in legno in questo anno che si avvia alla chiusura e guarda con rinnovata speranza al 2015, per tornare a pensare al business con positività.Ascoltando l’analisi fatta dalle imprese del settore si nota che l’offerta si è diversificata e ha aperto nicchie prima poco considerate: le nuove tecnologie, i servizi ad alto valore aggiunto, le ristrutturazioni, l’attenzione ai mercati locali, il potenziamento delle partnership anche in un’ottica di design e, naturalmente, una maggior attenzione ai mercati esteri.
In questi mesi passati nessuno è stato fermo ma tutti hanno cercato di trovare la strada migliore per superare questo momento difficile. Di fronte a qualche posizione attendista sono state molte le iniziative intraprese per poter rispondere e anche anticipando e stimolando la domanda di parquet in Italia e all’estero per entrare in contatto con clienti potenziali.
Se le fiere di settore – da Bau a Made Expo – restano i luoghi nei quali le imprese vogliono essere presenti per approcciare il mondo degli operatori – dai progettisti ai posatori, dagli architetti ai rivenditori – c’è anche chi sceglie di fare eventi mirati o anche itineranti organizzando road show lungo tutto lo stivale per incontrarli direttamente a casa loro. Come sempre in momenti economici così travagliati si delinea un andamento di mercato fra luci e ombre nel quale chi forse ha rischiato di più ha avuto maggiori occasioni di far crescere il proprio fatturato.

I macrodati di fine 2013

Proprio in virtù di questo momento altalenante è fondamentale partire dai dati di analisi fornite dalle Associazioni di riferimento come la Fep – Federazione europea dell’Industria del Parquet – che, dopo i risultati del 2013, ha appena fornito il quadro di andamento per i primi 8 mesi dell’anno in corso.
Nel 2013 il consumo di pavimenti in legno in Europa ha avuto un valore di 82.681.000 m2, in flessione del 2.6%, a fronte di una produzione (in area Fep) di oltre 67 milioni di metri quadri (-1,8% rispetto al 2012). Di questi il 78% era costituito da prodotti multistrato, il 20% da legno massello e il 2% da mosaico, con una preferenza per l’utilizzo di rovere (quasi 71%) ma anche di Frassino (5,1%) e Betulla (4,6%).
L’analisi sugli andamenti dei vari Paesi vede al top la Germania che produce il 23,91% del totale europeo del Parquet, seguita dalla Francia con il 14% e dall’Italia – in terza posizione – con il 9,39%.
Tuttavia la sola logica dei numeri mostra, per il nostro Paese, una tendenza al ribasso con un calo di produzione del 10,5% e del 4,9% nei consumi. Nel 2013 la produzione è scesa a 155.000 m2 per il massello e a 2.795.000 m2 per quanto riguarda il multistrato per un totale di 2.950.000 m2.
Il valore totale del mercato raggiunge quindi i 7.214.000 m2 (di cui 6.012.000 importati e 1.202.000 esportati).Mentre i metri quadri posati hanno raggiunto un valore di 7.760.000 a fine 2013.

L’evoluzione dei primi 8 mesi

Se questa è stata la situazione a dicembre 2013, i primi otto mesi di quest’anno, sempre secondo l’analisi di Fep sui 12 Paesi che fanno parte della Federazione, non hanno registrato ancora una inversione di tendenza. Prendendo in considerazione le varie realtà si vede che la situazione è spaccata a metà con 6 nazioni nelle quali l’andamento è stato stabile o in crescita e altre 6 in flessione.
L’unica nazione nella quale il mercato che cresce, infatti, è la Svezia che registra un incremento del 3% dovuto, in particolare, a una domanda in espansione di case unifamiliari con pavimenti in legno.
Quattro sono invece le nazioni che mostrano andamenti ‘piatti’: Spagna, Norvegia, Belgio e Danimarca e, a sorpresa, la Svizzera che, per la prima volta da 10 anni a questa parte, non ha fatto registrare scostamenti con il parquet a mosaico e tre strati in calo e i pavimenti LVT in crescita. Il mercato spagnolo sconta un atteggiamento di attesa verso le riforme fiscali promesse dal governo iberico e la stabilità dell’andamento è comunque orientato a livelli bassi. Stabile è anche il mercato del parquet in Norvegia. Lo stesso discorso vale per le vendite in Belgio, con un trend che non si discosta dai valori dello stesso periodo del 2013 così come è successo per la Danimarca.

Una spinta al cambiamento

L’altra metà del mercato parquet dell’area Fep, purtroppo, mostra andamenti negativi con valori anche a doppia cifra. Austria, Finlandia e Germania hanno, infatti, flessioni variabili dall’1 al 7% con un -1/-2% per il mercato tedesco che nei primi 4/5 mesi del 2014 aveva avuto invece un trend positivo che si è poi trasformato in negatività a giugno, luglio e agosto. Per l’Austria la flessione ha raggiunto il -3% e la Finlandia ha visto i suoi valori ridursi del -5/-7% anche a causa della minor richiesta proveniente dalla Russia da cui dipende molto la richiesta.
Un capitolo a parte merita l’analisi dei dati provenienti dall’Olanda che soffre di una capacità produttiva in eccesso penalizzata dalla contrazione di domanda degli ultimi anni e, nonostante l’economia sia in lenta ripresa, in consumo di parquet flette.
Questo porta i produttori a puntare con forza verso l’esportazione. La negatività spinta del mercato parquet ha coinvolto in modo particolare la Francia e l’Italia che, sempre secondo i dati Fep, hanno registrato una decrescita a due cifre. Il mercato d’Oltralpe, nei primi otto mesi di quest’anno, infatti, ha fatto registrare un calo dal 10 al 12% con una previsione di fine anno improntata al segno meno.
Peggio ancora è il trend registrato nel Belpaese che è arrivato a un -20% con aspettative, per gli ultimi 4 mesi che ci separano dalla fine del 2014, decisamente ‘grigie’. Non consola che anche le vendite di ceramica abbiano mostrato, fino a settembre, una perdita del 15%. A fronte di questa analisi a livello europeo appare evidente, quindi, che il settore abbia bisogno di forme di incentivazione concrete e di un sostegno governativo che agisca su investimenti e tributi ridotti al fine di permettere al settore edilizio e a quello del parquet di invertire la tendenza.

MASSIMO GASPERINI – CP Parquet

Gasperini Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
Un’enorme soddisfazione è arrivata dal mercato italiano che copre ancora il 70% del fatturato. Il legame con i clienti è molto forte a dispetto di una crisi feroce.
Quali azioni anticrisi avete intrapreso?
Il nostro sistema di lavoro è da sempre basato sulla realizzazione personalizzata. Questo ci posiziona in un target medio-alto, che ricerca l’esclusività e risente meno della crisi.
Quali aspettative avete per il 2015?
Investiremo ancora, per crescere anche nel mercato estero: obiettivo strategico e strutturale per il futuro della nostra azienda.
Tra poco Domotex, Made ed Expo 2015 come vi state preparando?
Saremo al Domotex per presentare nuove plance, nuove finiture, tra cui le Quadrotte, e il CP Parquet Lab Design, il laboratorio creativo dedicato ai progetti esclusivi, su misura, dal parquet al complemento d’arredo.
Dottor Gasperini nella nostra precedente intervista in veste di neo presidente del Gruppo Pavimenti in Legno ci aveva raccontato l’avvio di tanti progetti interessanti per dare maggiore visibilità al gruppo, ci può raccontare come stanno evolvendo?
Una importante novità riguarda il Codice Trasparenza Parquet aperto anche ai posatori, non più solo ai produttori di pavimenti, per garantire la qualità di tutta la filiera fino all’installazione finale.
Quali sono gli obiettivi più importanti del Gruppo Pavimenti in Legno per il 2015?
Dobbiamo crescere sul piano della comunicazione per far percepire i valori forti del parquet come Made in Italy, qualità, personalizzazione. Avvieremo una campagna sul tema dell’ecosostenibilità: il parquet realizzato con legno di provenienza certificata è un prodotto sostenibile e rinnovabile, non distrugge le foreste e il territorio. Proseguiremo anche i contatti col Salone del Mobile per portare il parquet italiano sul palcoscenico del design internazionale.

LUCA STACCHIOTTI – Bauwerk

Stacchiotti Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
Il 2014 per noi è stato un anno importante e con ottimi risultati. Se il 2013 era stato dedicato alla semina, in questi mesi abbiamo raccolto i frutti: ampliamento della rete vendita, aumento del fatturato e superamento del budget prefissato.
Quali azioni anticrisi avete intrapreso?
Abbiamo agito su tre fronti: innanzitutto l’estensione della rete commerciale, parallelamente abbiamo individuato alcune aree ad alto potenziale di crescita che erano rimaste “congelate” nel 2013 e, in terzo luogo, abbiamo investito in una strategia di comunicazione rivolta sia al pubblico degli utenti finali che a rivenditori e posatori.
Quali aspettative avete per il 2015?
Siamo fiduciosi che anche il 2015 continui a regalarci molte soddisfazioni. Nelle nostre previsioni ci sono sicuramente crescita del fatturato e il rafforzamento della nostra rete vendita, con attenzione a quelle aree che garantiscono all’azienda una maggiore redditività.
Come vi state preparando alle fiere del 2015?
Il mercato più dinamico per il nostro settore è costituito dai Paesi del centro e nord Europa. L’appuntamento più importante del 2015 sarà quindi quello del BAU di Monaco, che abbiamo preferito a Domotex. Stiamo valutando la partecipazione a Made in attesa di definire meglio le strategie commerciali Bauwerk per il 2015.

MIRKO DE BLASIO – Kährs

De-Blasio Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
A livello mondiale per il Gruppo Kährs è stato un altro anno molto positivo. Andando nello specifico che più ci riguarda, e quindi il mercato italiano, il nostro trend positivo di crescita dal 2011, anno in cui siamo entrati sul mercato nazionale in forma diretta, a oggi sta continuando in maniera progressiva e siamo soddisfatti di quanto realizzato.
Quali azioni anticrisi avete intrapreso?
Nessuna misura in particolare. Il nostro credo è quello di fornire sempre e comunque un prodotto di alta qualità e dalla tecnologia di posa più avanzata, con un design moderno, accattivante e in linea con le richieste attuali, a un prezzo medio accessibile ai più.
Quali aspettative avete per il 2015?
Le aspettative per il 2015 sono quelle di proseguire nel trend di crescita, consolidando la nostra posizione sul mercato italiano e ampliando la clientela in quelle zone della penisola dove siamo presenti ancora marginalmente. Inoltre è previsto il lancio di alcune nuove collezioni che andranno ad ampliare ulteriormente la già vasta gamma prodotti da noi proposta.
Come vi state preparando alle fiere del 2015?
Il nostro gruppo sarà presente come tradizione alle fiere dell’area tedesca dove saranno presentate delle nuove collezioni che arricchiranno ulteriormente la nostra proposta commerciale con prodotti dall’aspetto innovativo e che si rifaranno a elementi naturali.

RENZA ALTOÈ – Garbelotto e Master Floor

Garbelotto Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
Nel 2014 abbiamo fatto importanti investimenti per la produzione, riorganizzata e ampliata con nuovi macchinari e taglio al laser. Abbiamo partecipato a fiere nazionali e internazionali; tuttavia il mercato in Italia è in ribasso, con problemi di solvibilità dei partner, l’edilizia è ferma e c’è una escalation di situazioni di default.
Quali azioni anticristi avete intrapreso?
Grazie agli investimenti fatti abbiamo potenziato l’export, dove ci sono margini di miglioramento, per sopperire al calo del fatturato in Italia, dove si ricerca il prezzo più basso, magari ricorrendo all’importazione.
Quali aspettative avete per il 2015?
La nostra azienda lavora con deontologia e rispetto per la clientela e l’utente finale, investendo continuamente in nuove tecnologie e prodotti: questa è la nostra strategia per gli anni a venire.
Come vi state preparando alle fiere del 2015?
Al Made Expo non parteciperemo anche se è stata una decisione sofferta, abbiamo ripiegato su altre fiere che ci hanno accolto con entusiasmo e sono in linea con la nostra filosofia. Saremo invece come sempre al Domotex, fiera internazionale di riferimento per il nostro settore.

OSCAR PANSERI – Chimiver

Oscar Panseri Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
Sicuramente non facile, anzi dal 2008 a oggi il più difficile nella sua gestione generale considerando il -50% segnato dal settore in 5/6 anni!
Quali azioni anticrisi avete intrapreso?
Abbiamo attivato un numero anticrisi! Scherzo, 50 anni di attività, uno staff di 57 persone di cui 12 impegnate in ricerca ha permesso di mettere in campo tante energie e idee per la filiera del parquet dal produttore al posatore senza dimenticare l’utilizzatore! Inoltre un’attenzione anche ai nuovi mercati alternativi (purtroppo) al parquet. Inoltre necessariamente export.
Quali aspettative avete per il 2015?
Che si ritorni ai 13.000.000 di m2 posati o rifatti, che il governo riduca del 50% i costi della politica, che riduca il 50% delle tasse! Che tutti rispettino gli impegni presi ma soprattutto che la gente torni a sorridere e ad aver fiducia!
Come vi state preparando alle fiere del 2015?
Vivremo giorno in giorno come sempre! Tante idee nuove e massimo impegno per continuare a crescere anche in questa situazione congiunturale e il Domotex sarà la prima vetrina in ordine cronologico.

PATRIZIO DEI TOS – Itlas

Patrizio Dei Tos Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
Si è trattato di un anno di estrema confusione. Nel senso che è stato necessario fermarsi a riflettere prima di iniziare a operare. E abbiamo capito che in qualche occasione è molto più positivo agire in questo modo piuttosto che prendere molte decisioni che potrebbero risultare dettate dall’emotività del momento.
Quali azioni anticrisi avete intrapreso?
Rispondo con una sorta di provocazione: abbiamo imparato a fare i cinesi. Non nel senso di iniziare a vendere il prodotto a un prezzo più basso, ma rimanendo fermi sulla sponda in attesa.
Quali aspettative avete per il 2015?
Ritengo che per un imprenditore sia importante avere sempre delle aspettative positive. La mia aspettativa più grande è che dall’alto arrivino forti segnali di rigidità e di serietà, che nel mondo reale vengono tradotti in fiducia. Perché il mercato c’è, ma mancano la sicurezza e la fiducia nel futuro.
Come vi state preparando alle fiere del 2015?
Consideriamo questi eventi mezzi importantissimi per poter portare l’Italia nel mondo. Ci crediamo e ci stiamo preparando con forza ed entusiasmo.

ANGELO GIANGIULIO – Mapei

Angelo Giangiulio Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
Per il gruppo Mapei l’anno 2014 si chiuderà in positivo, ovviamente sono i mercati esteri che ci permettono di crescere, a maggior ragione per la linea Parquet. Stimo che l’anno 2014 realizzeremo in totale circa € 45 milioni di fatturato nel settore dei pavimenti in legno.
Quali azioni anticrisi avete intrapreso?
La strategia Mapei è sempre la medesima, continuo monitoraggio dei mercati con attenzione alle esigenze, sviluppare nuovi prodotti per proporre soluzioni alternative, con una priorità assoluta: la tutela della salute dell’uomo attraverso il rispetto dell’ambiente.
Quali aspettative avete per il 2015?
Sul mercato italiano ci aspettiamo un altro anno di grandi sacrifici, in ogni caso stiamo lavorando allo sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni innovative.
Come vi state preparando alle fiere del 2015?
Stiamo lavorando già dalmese di settembre alla preparazione delle fiere Domotex, BAU eMade Expo 2015 però non posso anticipare in questa intervista le novità. Posso solo dire che un prodotto innovativo lo presenteremo di sicuro, a parte questo stiamo lavorando conmolta attenzione almodo di comunicare.

CARLO COMANI – Gazzotti

Carlo Comani Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
Il 2014 è stato un anno di grande importanza. L’azienda è stata dinamica nella ricerca e sviluppo di prodotti: sono state presentate sul mercato ben 74 novità e altre sono in cantiere per un lancio immediato.
Quali azioni anticristi avete intrapreso?
Abbiamo agito a 360 gradi, sia ottimizzando l’organizzazione interna e le vendite, sia impegnandoci nella ricerca. Faccio fatica a comprendere perché una ceramica anche se dall’ottima definizione cromatica, possa prendere quote a una materia prima insostituibile come il legno. La nostra nuova finitura Vintage è un indiscusso passo avanti per l’intero settore. Nota per la sua straordinaria naturalezza, Vintage è ora incredibilmente resistente al graffio superficiale: parquet in bagno, in cucina, nelle zone ad alto traffico, ma con il calore e la naturalezza del legno.
Quali aspettative avete per il 2015?
È impossibile fare previsioni su un mercato che viene troppo spesso tradito dalla politica e dalla burocrazia. Per fortuna abbiamo tante aspettative su noi stessi, perché abbiamo ben chiari programmi importanti di sviluppo. Ovviamente la vendita anche sui mercati esteri è un obiettivo primario.
Come vi state preparando alle fiere del 2015?
Non parteciperemo né al Domotex né al Made: abbiamo sostituito gran parte delle fiere con incontri metodici con professionisti e clienti: non abbiamo bisogno di visibilità, ma tanto bisogno di comunicare la qualità dei nostri prodotti, il vantaggio dell’acquisto di un parquet Gazzotti, la forza del Made in Italy.

GIAN LUCA VIALARDI – Woodco

Gian Luca Vialardi Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
Rispetto all’andamento del primo trimestre, perWoodco il 2014 è stato un anno più che soddisfacente. Se nei primi mesi, infatti, l’attività sembrava essere in un momento di stallo, grazie alle iniziative intraprese ora registriamo perfino un miglioramento rispetto allo scorso anno.
Quali azioni speciali avete intrapreso?
Abbiamo lanciato il nostro nuovo sito web per qualificare l’offerta, ampliato le attività di comunicazione, presentato nuove collezioni – tra cui Contatto, con l’innovativo sistema di aggancio a secco Uniclic – e avviato servizi specifici dedicati ai progettisti.
Quali aspettative avete per il 2015?
Per il 2015 abbiamo aspettative elevate, perché non solo presenteremo materiali innovativi inerenti alla gamma BerryAlloc, ma introdurremmo anche due nuove collezioni di parquet dedicate a esigenze stilistiche ed economiche ben differenziate.
Come vi state preparando alle fiere del 2015?
Abbiamo deciso di non investire in fiere per incontrare i nostri rivenditori attraverso un road show, che in primavera attraverserà l’Italia per far toccare con mano le nuove collezioni Woodco, spiegandone i vantaggi e le diverse possibilità applicative.

NICOLA MULARONI – ALI Parquets

Nicola Mularoni Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
Un altro anno simile ai precedenti, durante il quale abbiamo ancora una volta innovato, aumentando prodotti, specie legnose, finiture, modalità di posa, servizi alla clientela.
Quali azioni speciali avete intrapreso?
Abbiamo fatto tutto il possibile per servire sempre meglio la nostra clientela in termini di personalizzazione dei manufatti, senza togliere nulla alla rapidità di consegna. Abbiamo inoltre investito in soluzioni informatiche all’avanguardia e al momento siamo gli unici produttori di parquet in grado di offrirle. Siamo finalmente in grado di rispondere efficacemente al desiderio che ogni cliente ha di poter vedere in casa sua il prodotto desiderato prima di averlo acquistato: da un lato con RealityRemod, un’applicazione per tablet iOS e Android con la quale è possibile, in pochi e semplici passaggi, sostituire il pavimento di un’ambientazione fotografata con i nostri parquet; dall’altro con ALI Vision, semplicissima interfaccia web sul nostro sito grazie alla quale è possibile, senza alcuna preparazione specifica in merito, creare rendering in due e tre dimensioni degli ambienti che si vogliono realizzare o ristrutturare.
Quali aspettative avete per il 2015?
Stiamo investendo molto su diversi mercati esteri in forte sviluppo, alcuni dei quali hanno già dato celeri e positivi riscontri in termini di apprezzamento verso i nostri parquet prefiniti in legno massello. A oggi non si trovano prodotti in grado di imitarne le esclusive caratteristiche di qualità e tecnico-prestazionali che li rendono unici al mondo.
Come vi state preparando alle fiere del 2015?
Stiamo attentamente valutando a quali iniziative dedicare maggiore attenzione. Sicuramente Expo ci interessa molto e contiamo di trovare uno spazio per dare adeguato risalto ai prodotti nel padiglione del nostro paese; in modo da rendere ancora più interessante l’incontro che vorremmo proporre presso tali aree con i numerosi operatori esteri che visiteranno l’evento.

RITA CADORIN – Cadorin

Rita Cadorin Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
Ritengo che con il momento economico attuale siamo molto fortunati ad avere lavoro. Anche se, pensandoci bene, non si può certo parlare solo di “fortuna”: ciò che infatti ogni giorno ci premia è la nostra scelta di produrre un parquet di qualità – sia a livello tecnico che a livello estetico – che rappresenta il vero Made in Italy.
Quali azioni anticrisi avete intrapreso?
Tenacia, professionalità, ricerca e sviluppo costante…Fortunatamente l’alto livello qualitativo ed estetico delle nostre collezioni ci ha consentito sempre di essere apprezzati sia in Italia che all’estero.
Quali aspettative avete per il 2015?
Sicuramente la certezza di non cambiare i nostri valori: qualità e bellezza nel prodotto, rispetto per l’uomo e l’ambiente, etica professionale e umana. Aspettative che in questi anni ci hanno premiato e speriamo continuino a premiarci.
Come vi state preparando alle fiere del 2015?
Tre appuntamenti molto ravvicinati per cui maggiormente impegnativi, ma non mancheranno le novità.

MAUROMARANCO – Stemau

Mauro Maranco Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
Un altro anno, commercialmente, difficile. La politica nazionale e internazionale non danno sicurezza, i consumi sono ristretti al minimo solo per paura e non si cresce.
Quali azioni anticrisi avete intrapreso?
Promozione all’estero e nei mercati emergenti del nostro Made in Italy, lancio di un nuovo portale B2B a giorni. Inoltre, ristrutturazioni e partecipazioni a gare di gran pregio, quale l’Aula Magna della Facoltà di Architettura Roma 3.
Quali aspettative avete per il 2015?
Che il mercato immobiliare e dei mutui riprenda. Solo aiutando l’edilizia, l’intero mercato si potrà riprendere, una minore pressione fiscale.
Come vi state preparando alle fiere del 2015?
Ci aspettiamo molto, grande affluenza, grandi progetti e grandi idee, speriamo di non rimanere delusi.

FEDERICO DA RE – Tover

tover Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
Il 2014 è stato l’anno più complesso tra quelli appena trascorsi. Infatti oltre alla difficoltà di mantenere le posizioni acquisite nel mercato nazionale, abbiamo dovuto confrontarci con l’instabilità della situazione macroeconomica e le tensioni fra Russia e Ucraina che hanno condizionato il mercato dell’export.
Quali azioni anticrisi avete intrapreso?
Tover ha affrontato gli ultimi due anni con coraggio e andando controcorrente, ossia investendo. Abbiamo aperto un magazzino a Nova Milanese per un miglior servizio ai clienti della zona, così come avevamo fatto a Vedelago per coprire il Nord Est del Paese. Inoltre la nostra sede produttiva è stata ampliata.
Quali aspettative avete per il 2015?
Attualmente è difficile fare delle previsioni, ma credo nella validità delle nostre scelte: prima fra tutte la costanza nello sviluppo di nuovi prodotti a basso impatto ambientale che stiamo certificando secondo le norme europee.
Come vi state preparando alle fiere del 2015?
Stiamo lavorando su sistemi di finitura ad alta resistenza, ma che lascino il tono e la superficie del legno naturali, potremmo definirli invisibili. Inoltre il nostro obiettivo è quello di presentare una gamma di vernici bi-componenti all’acqua esenti da isocianato.

ELIA BOLZAN – Friulparchet

Elia Bolzan Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
La tanto attesa ripresa, in particolare nel settore delle costruzioni, non c’è stata. Oramai il mercato è per lo più rivolto al settore della ristrutturazione dove grazie ai nuovi materiali e finiture che stiamo producendo stiamo ottenendo una buona risposta da parte della clientela sempre più esigente e attenta. Purtroppo ci scontriamo ancora con un mercato confuso, dove quotidianamente la lotta è da farsi con prodotti di dubbia provenienza e qualità.
Quali azioni anticrisi avete intrapreso?
Fortunatamente tutti gli sforzi fatti in questi ultimi anni rivolgendoci maggiormente all’estero stanno dando i frutti sperati. Abbiamo intensificato importanti rapporti in diversi paesi esteri, dove le nostre linee di prodotti hanno trovato un buon interesse. Stiamo predisponendo il nuovo business plan per il prossimo triennio e pensiamo che i maggiori sforzi saranno rivolti all’estero. Senza dimenticare la nostra amata terra che grazie a tanti anni di lavoro e successi ci ha dato la possibilità di essere una tra le prime aziende nazionali.
Quali aspettative avete per il 2015?
Sinceramente siamo ancora fiduciosi e quindi vediamo il bicchiere mezzo pieno. Dopo tutto, la nostra azienda è alla quarta generazione, appena entrata a farne parte e quindi abbiamo il dovere di continuare quello che ha fatto chi ci ha preceduto, se non altro nei confronti di chi crede nella nostra azienda e in questo meraviglioso prodotto.
Come vi state preparando alle fiere del 2015?
Sinceramente ci stiamo pensando ma non abbiamo ancora individuato a quale fiera partecipare.

LORENZO ONOFRI – Stile

Lorenzo Onofri Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
Sicuramente complesso, ma pieno di nuove opportunità. La Stile ha affrontato un passaggio epocale, rinnovando la compagine sociale e gli obiettivi a medio e lungo termine.
Quali azioni anticrisi avete intrapreso?
Abbiamo azzerato gran parte della struttura e ci siamo riorganizzati in modo più efficiente e dinamico per affrontare sia il mercato italiano, sempre meno strategico per Stile, sia e soprattutto i mercati esteri, Nord America in primis.
Quali aspettative avete per il 2015?
L’aspettativa è sicuramente positiva. Il riposizionamento e l’innovazione che abbiamo introdotto in “uomini e mezzi” siamo convinti che ci porterà un rilancio generale delle vendite.
Come vi state preparando alle fiere del 2015?
L’edizione 2015 del Domotex, essendo in concomitanza con il Bau, non risulta essere di particolare interesse, così come Made. Puntiamo a qualcosa di più mirato soprattutto in nuovi mercati. Per quanto riguarda Expo 2015 ci stiamo invece muovendo e qualcosa di interessante è già alle porte.

LUIGI GALLO – Interwood

Luigi Gallo Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
Ci siamo difesi piuttosto bene considerando la situazione del nostro Paese. Avremmo potuto raggiungere un risultato ancora migliore se avessimo deciso di correre qualche rischio in più in termini di garanzie sui pagamenti.
Quali azioni anticrisi avete intrapreso?
Nulla di speciale, abbiamo continuato a fornire materiali di ottima qualità, un servizio di assistenza alla vendita e postvendita di soddisfazione per i nostri clienti che si sono sentiti supportati e garantiti nel collaborare con noi.
Quali aspettative avete per il 2015?
Siamo fiduciosi, come sempre, pensiamo di poter proseguire sulla strada del progressivo recupero di fatturato. Le nostre Aziende, Boen e Osmo, sono in grado di mettere a nostra disposizione tutti gli strumenti necessari per continuare a migliorare la nostra presenza sul mercato.
Come vi state preparando alle fiere del 2015?
Boen e Osmo, come la gran parte delle grandi Aziende Europee, parteciperanno al BAU di Monaco che contende il primato al Domotex per quel che concerne le nostre tipologie di prodotto. Durante l’anno parteciperemo a una serie di eventi minori e iniziative locali a supporto della nostra clientela più fedele ed affezionata.

GIUSEPPE CIAMBELLA – Ciambella Legnami

Giuseppe Ciambella Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
Il 2014 è stato per noi un anno contrastato, con una ottima prima parte e un calo sensibile a partire da fine estate, quando soprattutto alcune roccaforti estere hanno rallentato, su tutte la Russia.
Quali azioni anticrisi avete intrapreso?
In realtà, in particolar modo in Russia, in maniera inversamente proporzionale alla situazione sopra descritta, abbiamo raddoppiato lo sforzo reclamizzante, con l’acquisto di pagine nei magazine di maggior prestigio e la partecipazione a fiere importanti.
Quali aspettative per il 2015?
Non si riesce, perlomeno noi non riusciamo, ad avere sguardi lungimiranti sul medio/lungo termine, troppo spesso le aspettative sono state frustrate dalla realtà. Stiamo cercando comunque di allargare il nostro sguardo e il nostro impegno a parti del mondo che abbiamo trascurato nel recente passato, seguendo quello che l’economia globale ci segnala.
Come vi state preparando alle fiere del 2015?
Da anni abbiamo scelto, come vetrina tedesca sul mondo, il BAU di Monaco, per presentarci come espositori, una scelta maturata dopo diversi anni di presenza a Hannover.

LUIGI CUZZOCREA – Carver

Luigi Cuzzocrea Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
Anche il 2014 non è stato un anno facile. Abbiamo comunque mantenuto il nostro fatturato seppure constatando un progressivo calo del mercato italiano a favore di un aumento del mercato estero.
Quali azioni anticrisi avete intrapreso?
Abbassamento delle scorte di magazzino e riduzione dei costi generali. In ogni caso, tutti gli accorgimenti sono stati presi senza intaccare la qualità del prodotto che è rimasta ai massimi livelli.
Quali aspettative avete per il 2015?
Confidiamo in una lenta ripresa del mercato italiano. I nostri mercati esteri invece sono costantemente in crescita e dovrebbero mantenere questo trend.
Come vi state preparando alle fiere del 2015?
Parteciperemo al Domotex come abbiamo fatto costantemente negli ultimi anni. Per quanto riguarda Expo 2015 abbiamo la fortuna di avere la nostra sede a Milano per cui diversi clienti potenziali ed effettivi approfitteranno dell’evento per venire direttamente a visitare i nostri stabilimenti di Rodano.

ANDREA MARGARITELLI – Listone Giordano

Andrea Margaritelli Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
Abbiamo assistito a una progressiva ripresa del Contract estero, a fronte di una stasi dei mercati domestici. Listone Giordano ha potuto sperimentare in diversi mercati internazionali uno sviluppo sia del canale Retail (come testimoniano le prestigiose aperture di nuovi showroom a Hong Kong, Singapore, Giacarta, Taiwan, Taipei e Manila) che delle forniture Contract principlamete verso paesi asiatici e medio-orientali. In Italia registriamo comunque con soddisfazione i risultati di una politica distributiva, da sempre ispirata al rigore commerciale e alla costruzione di un rapporto di vera partnership tra produttore e rivenditore.
Quali azioni speciali anticrisi avete intrapreso?
Il completamento di un lungo percorso di sviluppo nella gamma prodotti, oggi declinata nelle tre linee Classica (tecnologia ed eleganza), Atelier (tradizione e artigianalità), Natural Genius (design e innovazione) per affrontare con maggiore forza le sfide future. Cui si aggiunge l’impegno che Listone Giordano da sempre rivolge agli strumenti di marketing e supporto alla vendita.
Quali aspettative avete per il 2015?
Portare avanti con coerenza e coraggio il nostro progetto, guardando con sempre maggiore interesse e attenzione al dialogo aperto con il mondo dell’arredamento e dell’interior design.
Come vi state preparando alle fiere del 2015?
Abbiamo concluso con molta soddisfazione l’esperienza Cersaie e altri eventi internazionali dedicati specificatamente al mondo dei professionisti e della progettazione, quindi prendiamo un po’ di fiato prima di “rituffarci” in nuovi impegni.

DENNIS BORDIN – Progress Profiles

Dennis Bordin Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
Il 2014 è stato un anno proficuo: Progress Profiles continua a crescere. L’azienda forte della creatività e della professionalità del proprio team, sta per chiudere anche il 2014 con una crescita a due cifre. A dispetto delle aziende italiane che spostano la produzione all’estero, Progress Profiles rimane nel trevigiano, dove questa primavera ha inaugurato una nuova sede, con un investimento di ben 11 milioni di euro.
Quali azioni anticrisi avete intrapreso?
Moltissimi investimenti, sulla qualità il servizio, le risorse umane e la rete vendita sempre più capillare con veri professionisti sia nel campo tecnico sia commerciale. Tutto questo, abbinato a sistemi di produzione tecnologicamente avanzati, rende la qualità dei nostri prodotti elevata e in grado di soddisfare ogni tipo di clientela.
Quali aspettative avete per il 2015?
In uno scenario di crisi generale, Progress Profiles si affaccia sul 2015 senza timore. Continuando a investire in tecnologia all’avanguardia, formazione e design, Progress Profiles può garantire prodotti di qualità certificati al 100% come originali italiani. La nostra azienda già esporta i propri prodotti in oltre 50 Paesi e per il 2015 contiamo di ampliare il nostro ventaglio di clienti.
Come vi state preparando alle fiere del 2015?
Presenteremo prodotti di ultima generazione mai visti prima nel mercato, come il sistema di riscaldamento elettrico Prodeso Heat, di cui deteniamo un brevetto, i nuovi sistemi come il Proleveling, il Proled System, il Proshower e ancora tanti nuovi profili.

ERCOLE BIBIANO – Klindex

Ercole Bibiano Com’è stato il 2014 per la vostra azienda?
La nostra azienda è conosciuta in tutto il mondo come leader nel trattamento e lucidatura di pavimenti in marmo, granito, pietre e cemento e recentemente abbiamo ampliato e potenziato la gamma delle macchine per levigare e lucidare pavimenti in legno. Dato che siamo già presenti con successo in molti mercati e specialmente in Germania, Benelux, Inghilterra, Francia ed Est Europa con la famosa levigatrice Timba, abbiamo deciso di investire nella ricerca per progettare nuove macchine che possano rispondere alle esigenze dei clienti che operano nel settore dei pavimenti in legno. Abbiamo da poco brevettato e iniziato a produrre la nuova Mimi Timba: l’unica levigatrice che permette di rifinire le zone perimetrali nonché spazi angusti come sotto i termosifoni senza doversi inginocchiare. Dunque per Klindex il 2014, nonostante la crisi generale, continua ad avere un trend positivo che sfiora il 10% di aumento generale e questo specialmente grazie all’esportazione.
Quali aspettative avete per il 2015?
Siamo fiduciosi che il trend sarà ancora positivo e prova ne è che la proprietà ha aperto una sede in America, convinta di avere la tecnologia e la competitività per avere successo anche in un mercato lontano e competitivo come gli Stati Uniti e il Canada.
Come vi state preparando alle fiere del 2015?
In quanto a Domotex, Made ed Expo2015 non crediamo che siano manifestazioni adatte per raggiungere il target dei nostri clienti che non frequentano questo tipo di manifestazioni.

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