MercatoTecnologia

Smart building: qual è lo stato dell’arte in Italia?

Secondo il Report 2020 dell’Energy&Strategy Group della School of Management del PoliMI solo il 25% delle soluzioni risultano davvero intelligenti

È stato presentato oggi il secondo Smart Building Report 2020 redatto dall’Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano: l’analisi, condotta grazie al supporto di numerose aziende partner, illustra lo stato dell’arte relativamente agli edifici “intelligenti” in Italia, soffermandosi in particolar modo sui servizi integrati e interattivi per gli utilizzatori. 

Il quadro degli investimenti

 

Dai dati emerge che su 8 miliardi di euro (valore complessivo degli investimenti in smart building) solo il 25% degli interventi effettuati, ovvero 2 miliardi, hanno riguardato soluzioni smart, garantendo agli utilizzatori più comfort abitativo: risparmio energetico monitorando le prestazioni degli impianti, sicurezza e benessere. Aspetti che, secondo quanto affermato da Federico Frattini, Vicedirettore dell’E&S Group del PoliMI “la pandemia da Covid-19 e i relativi lockdown hanno portato alla ribalta come essenziali, modificando profondamente l’attenzione e la percezione delle persone rispetto al tema del monitoraggio dell’aria e della salubrità degli ambienti”. Andando nel dettaglio dei 2 miliardi, il 75% interessa le tecnologie di generazione di energia, di efficienza energetica e che garantiscono il comfort, la sicurezza e la salute degli occupanti (Building devices&solution); mentre il restante 25% è suddiviso in Automation technologies (13%) e Piattaforme di gestione e controllo (12%). Analizzando ancora di più il settore del Building devices&solutions (pari al 69% degli investimenti totali nel 2019, per un valore di 5.5 miliardi di euro), l’aspetto energetico continua a primeggiare con un investimento di 3 miliardi (55%) considerando quanto siano importanti tematiche quali l’efficientamento energetico e l’energia da fonti rinnovabili: segue poi il comfort (25%, 1.3 miliardi) e sicurezza (20%, 1.1 miliardi). Resta marginale il ruolo delle tecnologie legate alla salute (0,3%). 

Quali sono le aspettative per i prossimi 5 anni?

Insomma, cosa aspettarsi fino al 2025? Quale sarà l’andamento degli investimenti? Sicuramente, molto dipenderà da una serie di variabili imprescindibili, tra cui l’impatto che la pandemia da Covid-19 ha avuto nel mercato, nonché gli sviluppi normativi legati agli incentivi fiscali prima citati. Per Federico Frattini “molto dipenderà dall’andamento del mercato immobiliare: il rinnovamento del parco tecnologico e la penetrazione di tecnologie smart, oggi non ancora sufficientemente diffuse, sono strettamente correlati allo sviluppo del comparto edilizio, che in Italia è molto più vecchio rispetto alla media europea. La realizzazione di nuovi edifici e la ristrutturazione di quelli esistenti, comprese le riqualificazioni di alcune aree dismesse, sono infatti al centro delle principali modifiche urbanistiche che molte città italiane vareranno nel prossimo decennio, interventi che fungeranno da traino al mercato degli Smart building”.

Per questo l’E&S Group ha costruito da qui al 2025 tre differenti scenari che coinvolgono in maniera diversa ciascuna tecnologia: 

  1. Energy: il mercato risentirà negativamente degli effetti della pandemia, ma le pompe di calore al contrario potrebbero avere un incremento dei volumi del 74% nello scenario moderato e arrivare fino a 3.3 miliardi di investimento in più in quello accelerato, grazie agli obiettivi vincolanti del PNIEC e alla maggiore penetrazione nei settori residenziale e terziario; 
  2. Automation technologies, piattaforme di controllo e di gestione: il volume di investimenti nello scenario moderato registrerà una crescita media del 16% annuo, poiché il settore ha risentito meno della crisi pandemica;  
  3. Sensoristica: in questo mercato gli investimenti si attesteranno  e degli attuatori intorno a 2.7 miliardi di euro nel 2025; di rimando, invece, le piattaforme di raccolta, elaborazione e analisi dei dati acquisiti raggiungeranno i 2.5 miliardi.

Per info: www.som.polimi.it 

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Back to top button

Adblock Detected

Please consider supporting us by disabling your ad blocker