Interior

Gli arredi in legno massello

Negli ultimi 10 anni, mobili e complementi in legno massello hanno conosciuto un ritorno di popolarità attraverso concept innovativi e design moderni

A cura di Roberta Mutti

L’industria dell’arredamento, dagli anni Cinquanta a oggi, ha avuto un notevole sviluppo, anche grazie all’evoluzione della chimica. Tuttavia, negli ultimi 10 anni, mobili e complementi in legno massello hanno conosciuto un ritorno di popolarità, in parte perché il legno è associato a un modo di vivere più sano e naturale, in parte per il valore ritrovato delle cose che durano nel tempo. Ma i prodotti in legno di oggi sono innovativi, e il legno acquista una nuova vita grazie alle nuove tecnologie. Così designer e aziende riprendono a sviluppare collezioni in legno, a volte con design di nuova concezione, oppure rieditando collezioni del passato.

Riva1920: la passione per il legno

Riva1920 è un’azienda brianzola che ha fatto dell’amore per il legno una filosofia aziendale. Il legno non dà solo forma ad arredi e finiture. La sua matericità unica consente di rendere l’atmosfera di una stanza più accogliente, con colori più caldi, oltre che di ridurre l’intensità di suoni e rumori. Alcuni trattamenti, poi, consentono agli arredi in legno di profumare gli ambienti, un ulteriore elemento di comfort. Come lo sgabello Amedea, di Benno Vinatzer, un elemento di arredo “vivo”, in legno non trattato di cedro profumato, che si può posizionare su ogni lato e cambia aspetto con l’uso, grazie al naturale assestamento del legno.

Tavolo Auckland, in legno kauri, di Riva 1920

e15, le riedizioni storiche 

e15, azienda tedesca che punta sul legno massello per arredi che ne esprimono la personalità, ha lanciato una collezione che riedita disegni del Modernismo, nello specifico di Richard Herre. Architetto, interior designer e grafico, Herre è stato un protagonista del Werkbund di Stoccarda, negli anni Venti. e15 ha dunque deciso di rimettere in produzione la sedia Stuttgart, espressione tipica di forme e colori del periodo, in cui Richard Herre ha progettato anche la casa di Max Taut, sempre a Stoccarda. Progettata nel 1926, la sedia Stuttgart, con schienale in tubo di legno curvato che continua nelle gambe, è in rovere europeo o noce, con finitura cerata. Su richiesta, la seduta può avere un’imbottitura estraibile.

Riedizione della sedia Stuttgart, progettata da Richard Herre nel 1926, e riproposta oggi dall’azienda tedesca e15, qui nella versione in noce

 

Il fascino mitteleuropeo dell’arte ebanista

La collezione Bellagio, disegnata da Libero Rutilo per l’azienda veronese Morelato, è un concentrato di arte ebanista. Gli arredi e complementi, proposti in diverse finiture con struttura in legno massello, sono caratterizzati da rastremature e bisellature, e smussature degli spigoli a taglio inclinato, che rendono i pezzi classici e contemporanei al tempo stesso. La collezione comprende arredi e complementi per le zone giorno notte, accomunati da linee fluide a leggere. Le linee essenziali sono declinate in un design contemporaneo e senza tempo, impreziosite dalla qualità delle lavorazioni artigianali del legno, e della pelle che completa le finiture.

Tavolo, sedia e credenza della collezione Bellagio, di Libero Rutilo per Morelato

La zona notte più sana, grazie ai materiali naturali

Una stanza da letto più sana accresce il benessere delle persone. Per questo, l’azienda austriaca Team 7 ha lanciato di recente due modelli di letto in legno naturale, completamente privi di formaldeide e trattati solo con olii naturali. Il legno trattato con olio naturale mantiene intatte tutte le sue proprietà benefiche, come la capacità di assorbire e rilasciare l’umidità nell’aria che, insieme al suo naturale effetto antibatterico e antistatico, aiuta a preservare un clima salubre e piacevole all’interno della stanza.

Letto Times, in rovere selvatico, di Team 7

Legno naturale per il benessere dei più giovani

Le camerette per ragazzi in legno naturale offrono maggior benessere, e rispettano l’ambiente al tempo stesso. Scandola Mobili utilizza solo legno, e in particolare legno di abete, proveniente da forestazione controllata. Inoltre, nel rispetto della sostenibilità ambientale, l’azienda riutilizza tutti gli scarti della lavorazione, o come componente delle lettiere degli animali, o come combustibile per il riscaldamento invernale.

Cameretta per ragazzi della collezione Maestrale, in legno di abete, di Scandola Mobili. Qui nella versione per ragazza

Dal Giappone, uno stile senza tempo

Sedie, tavoli e tavolini della collezione Time & Style ēdition, per Boffi | De Padova, portano in Europa la tradizione giapponese della lavorazione del legno massello. Materiali di prima qualità, stile preciso e minimalismo essenziale, sottolineano l’importanza delle lavorazioni manuali, nella creazione di prodotti dall’eleganza senza tempo. La prima collezione di Time & Style ēdition comprende elementi di arredo per l’uso occidentale, accanto a pezzi tipici della tradizione nipponica, caratterizzati dall’uso sapiente del legno massello.

Tavoli della serie Imperial Family, della collezione Time & Style ēdition, di Boffi | De Padova

Il legno massello: sostenibile e bello da vedere

È questa la filosofia di Ethnicraft, azienda belga specializzata in arredi per interni ed esterni unicamente in legno massello. Per i prodotti di arredamento, Ethnicraft utilizza unicamente legno proveniente da foreste a gestione controllata e verificata, necessaria per garantire la provenienza del legno, soprattutto per i legni che provengono da zone lontane, come il teak. Non solo: il certificato FSC® COC, verifica il percorso del legno attraverso l’intera catena della fornitura. Oltre ad essere bello, duraturo e sostenibile, il legno offre la possibilità di riutilizzare gli scarti

Oak Stairs sideboard, di Alain Van Havre per Ethnicraft

Fuori programma: il legno e il travertino

L’azienda danese EO, interpreta materiali preziosi come il legno di tiglio e il travertino per il tavolo SO. Disegnato dall’artista Tsukasa Goto, giapponese con base a Milano, il tavolo SO prende il nome da una parola giapponese che significa “strati”, e si riferisce agli anni e al tempo trascorso nel piano del tavolo in travertino e ai diversi strati della cornice arrotondata in legno di tiglio.

Tavolo So, in travertino e legno di tiglio, di Tsukasa Goto per l’azienda danese EO. Foto Alberto Strada

 

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