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Case ed edifici in legno

La produzione cresce del 2,3% e l’export del 20% toccando quota 60 milioni di euro

Produzione di 1.35 miliardi di euro pari a un incremento del 2,3% rispetto all’anno precedente; 3.300 unità realizzate e la quota sui permessi di costruire che tocca quota 7%; crescita dell’internazionalizzazione del 20% con l’export che raggiunge i 60 milioni di euro. Questi i dati pubblicati nel 5° Rapporto Case ed Edifici in legno realizzato da Assolegno – Associazione di FederlegnoArredo che rappresenta le industrie di prima lavorazione e costruttori in legno – che fotografa l’andamento del settore delle costruzioni in legno nel 2019.

Per quanto riguarda la distribuzione geografica è sempre nel Nord Italia – Lombardia, Veneto e Emilia Romagna le zone più interessate – che si concentra il numero maggiore di realizzazioni con struttura di legno, ma i dati dicono chiaramente che il mercato comincia a strutturarsi anche in ampie zone del Centro, a partire da Toscana, Lazio e Marche, arrivando a toccare anche regioni del Sud come Puglia e Sicilia.

Il “Rapporto Case ed Edifici in legno”, è realizzato dal Centro Studi di FederlegnoArredo e rappresenta un osservatorio permanente sul mercato dell’edilizia green. Si basa sull’elaborazione dei dati forniti dai principali player del settore ed evidenzia una progressiva crescita del comparto industriale rappresentato all’interno della filiera da Assolegno, associazione che promuove la tipologia costruttiva in legno evidenziandone le peculiarità e collabora con tutti gli organi di competenza, nazionali ed europee, fra centri di ricerca, Istituzioni e mondo universitario.

Un rapporto stretto con gli architetti

In questi anni – spiega Angelo Luigi Marchetti, presidente di Assolegno – il settore delle costruzioni in legno è cresciuto e non solo in termini di mercato, ma ha anche saputo instaurare un rapporto stretto con gli architetti, offrendo loro un supporto tecnico indispensabile per offrire al cliente, pubblico o privato, la miglior soluzione possibile. Una collaborazione che sta dando ottimi frutti e che siamo certi – prosegue Marchetti – si dimostrerà vincente, se pensiamo anche a quanto l’Europa si stia dimostrando orientata verso un’edilizia sempre più sostenibile. Ogni materiale assume un valore in quanto tale, perché capace di portare il proprio contributo non più in senso strettamente ingegneristico, ma anche e soprattutto in senso ambientale ed ecologico. Non dimentichiamo mai – conclude Marchetti – che qualsiasi edificio in legno realizzato è di fatto un serbatoio di stoccaggio di CO2 che contribuisce alla mitigazione dei cambiamenti climatici.

Bioedilizia e investimenti green

L’interessamento crescente verso i temi della sostenibilità ambientale e le risorse rese disponibili per gli investimenti green rappresentano i driver che incidono, più di altri, sullo sviluppo positivo della bioedilizia in legno in Italia. Un settore che innova e che riassume in sé i concetti di sicurezza, sostenibilità e responsabilità sociale tipici dell’economia circolare. E come Federazione – spiega il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin – intendiamo mettere proprio la sostenibilità e le certificazioni al centro dell’azione dei prossimi 4 anni. Tutti i comparti industriali che rappresentiamo avranno il nostro supporto affinché la produzione sostenibile dalla A alla Z sia il tratto distintivo della nostra filiera. Gli edifici in legno sono in tal senso uno degli esempi di cui andare più orgogliosi.

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