Mercato

21 marzo, Giornata Internazionale delle Foreste

5 azioni concrete per tutelare i boschi dall’incuria e dalla deforestazione stilate da FSC Italia

Il prossimo 21 marzo sarà la Giornata Internazionale delle Foreste, istituita nel 2012 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, un momento importante per soffermarsi a riflettere e agire verso la salvaguardia del cuore pulsante della Terra. FSC Italia, che quest’anno festeggia i primi 20 anni di attività in Italia, ha stilato un programma d’azione in 5 punti da cui ripartire per tutelare i boschi: una serie di possibilità e di azioni concrete nell’immediato, tenuto conto che in alcune aree del Pianeta si paga il prezzo di forti azioni di deforestazione per far posto a pascoli, mentre in altre, come l’Europa il problema è invece la fragilità dei boschi.

1. Preservare le foreste esistenti in Europa

Diversamente da altri continenti, in Europa le foreste sono in crescita: il problema non è quindi la deforestazione, ma la preservazione e il miglioramento della loro qualità biologica e ambientale. Lo conferma anche una recente ricerca dell’Institute for Biogeochemistry, che ha analizzato i fattori di disturbo per gli ecosistemi forestali nel Vecchio Continente nel periodo 1979-2018: metà delle foreste europee sono risultate infatti molto vulnerabili a fenomeni esacerbati dalla crisi climatica, come gli incendi, l’arrivo di insetti nocivi, venti eccessivamente forti, o una combinazione di tutti questi fattori. Per tutelare il loro ruolo di mitigazione degli impatti negativi del riscaldamento globale ne va quindi migliorata la preservazione e la qualità. Una soluzione a ciò potrebbe essere la verifica dei servizi ecosistemici promossa da FSC che permette di sviluppare incentivi per la conservazione delle foreste e dei suoi prodotti. In Italia sono già sei le verifiche di FSC sui servizi ecosistemici attive nel nostro Paese per un totale di 55.685 ettari interessati.

2. La tecnologia in aiuto delle foreste

È possibile aumentare la conoscenza delle foreste e del loro stato di salute grazie ai Big Data: FSC infatti ha recentemente lanciato una piattaforma digitale in cui informazioni geospaziali vengono incrociate con dati satellitari aggiornati delle aree forestali certificate. Il Geographic Information System (GIS) è infatti un sistema di informazione geografica per la raccolta, la gestione e l’analisi dei dati che consente anche di realizzare modelli predittivi. I dati geo-spaziali open source, che costituiscono il database, sono relativi a indici come la perdita di copertura forestale, il censimento dei paesaggi forestali intatti e delle aree protette, delle aree a uso di comunità locali e popolazioni indigene, dei corsi d’acqua e dei confini delle aree forestali certificate.

3. Le foreste si preservano meglio dove la comunità è partecipe

Un rapporto del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) del 2019 rileva come l’utilizzo che facciamo del territorio, foreste comprese, farà un’enorme differenza nel determinare il corso della crisi climatica. In questo senso, afferma l’IPCC, le foreste gestite dalle comunità locali subiscono minori tassi di deforestazione e immettono minori quantità di anidride carbonica nell’atmosfera. Dal canto suo, la certificazione di gestione forestale responsabile prevede il coinvolgimento a tutti i livelli delle comunità locali attraverso un meccanismo di consenso preventivo e informato (free, prior and informed consent, FPIC): dalla fase decisionale a quella operativa.

4. Rimboschimento pro e contro

Oggi riscuote molto consenso l’impegno di enti pubblici e privati nel rimboschimento, utilizzato spesso anche come strumento di compensazione – reale o solo a livello di comunicazione – delle emissioni di anidride carbonica. “Gli effetti di azioni di questo tipo però – commenta Diego Florian, Direttore di FSC Italia – potranno essere valutati e misurati solamente tra 20 o 30 anni. Per questo devono essere accompagnate da una gestione attiva e responsabile del patrimonio forestale esistente, e da relative strategie di resilienza e mitigazione. Inoltre, le attività di impianto e compensazione hanno senso solo se non si tratta di un gesto fine a se stesso, ma se produce impatti reali e misurabili, all’interno di progetti che mettono davvero gli alberi al centro della risposta al cambiamento climatico”.

5. Scegliere prodotti sostenibili

Legno, carta, tessuti certificati consentono alle Pubbliche Amministrazioni, aziende e singoli cittadini di contribuire con piccoli gesti a una gestione forestale rispettosa dal punto di vista ambientale, benefica a livello sociale ed economicamente efficace. FSC da sempre infatti mette tutto il suo impegno affinché le foreste nel mondo soddisfino i bisogni sociali, ecologici ed economici della generazione presente senza compromettere quelli delle generazioni future.

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