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Bonus Edilizi, la cessione del credito rischia il blocco

A lanciare l'allarme è Federlegno che chiede al governo di ammettere la cessione dei crediti in tutti i passaggi e anche per soggetti diversi dalle banche

Non bastano per FederlegnoArredo le novità normative degli ultimi giorni con l’emendamento al Dl Energia che ha introdotto la possibilità di una quarta cessione del credito per le banche. Per la filiera l’aspirale di limitazioni introdotte dal governo a partire dal Dl Antifrode, lo scorso novembre, rischiano di mettere in crisi il mercato della cessione dei crediti.

Blocco settore edile

“Se a dire che il mercato delle cessioni dei crediti è ormai a un passo dal blocco totale sono gli stessi istituti di credito deputati a gestirlo, forse sarebbe il caso che venissero presi sul serio e si provvedesse quanto prima a rivedere un sistema che oggettivamente non funziona e paralizza il settore dell’edilizia rimesso in moto proprio grazie anche ai bonus edilizi voluti dal Governo” – ha spiegato Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo.

“Premesso che abbiamo condiviso e supportato fin da subito l’azione dell’Esecutivo volta a evitare il proliferare di frodi fiscali, questo non significa che non si possa e non si debba pensare un meccanismo che certamente contrasti chi non agisce secondo le regole, ma lasci liberamente lavorare le imprese oneste. Bene la modifica che ha portato le possibili cessioni da tre a quattro aggiungendone una verso un privato, purché con conto corrente presso l’istituto cedente, ma purtroppo non è sufficiente a sbloccare l’impasse.

Non solo banche e istituti finanziari

Chiediamo pertanto al Governo – spiega Feltrin – di valutare la possibilità che la cessione dei crediti sia ammessa in tutti i passaggi, anche per soggetti diversi da banche, istituti finanziari e assicurazioni, e non solo al termine e di prevedere il frazionamento del credito da parte delle banche qualora esso sia ceduto ai propri correntisti, anche in maniera frazionata per importo e annualità.

Trovare una soluzione di buon senso credo sia nell’interesse di tutti i soggetti coinvolti e non è più ammissibile lasciare imprese e famiglie nell’incertezza. Senza contare che bloccare il motore del bonus edilizi, significa incidere negativamente sul Pil del Paese che credo, soprattutto in questo momento, non sarebbe una scelta lungimirante. Da parte di FederlegnoArredo totale disponibilità a confrontarci per entrare nel merito delle proposte”.

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