Posa

Decking, qualità e buona esecuzione pagano sempre

Un decking fatto, disfatto e rifatto nuovamente

“Tutti i lavori in esterno hanno l’incognita meteo: dare un tempo di esecuzione e fine lavori rimane sempre difficile”

Troppe volte, in edilizia, si vedono pedane eseguite in modo approssimativo, sia per contenere i costi di esecuzione, sia per ignoranza o negligenza di progettisti e taluni posatori.

Questo in oggetto è un lavoro arrivato per caso: sono stato chiamato per una consulenza peritale in una contestazione di posa decking, dove dopo circa un anno, la pedana si stava danneggiando.

Dopo un’accurata verifica ho dedotto che: la sottostruttura della padana in questione era appoggiata direttamente sul piano di posa così da impedire una continua aereazione dei materiali e un normale deflusso dell’acqua piovana. Il mogano, anche se trattato, presentava già segni di cedimento causati da forti infiltrazioni di acqua/umidità. In seconda analisi, si notava un’orditura del mogano non idonea a sostenere il movimento del tavolato di teak (orditura con interasse superiore a cm 50).

Consigliato lo smontaggio del decking e la sostituzione con una sottostruttura più idonea, sono stato incaricato della nuova posa in opera.

Il progetto

Il lavoro è stato realizzato in Toscana, a Forte dei Marmi, con un teak birmano Lignodeck di Putzer azienda altoatesina specializzata negli esterni. Sistema Premium composto per la sottostruttura da supporto regolabile (piedino) e profilo in alluminio che permette tramite clip di scorrimento la naturale dilatazione dei materiali e la facile sostituzione della singola doga.

Il deck per un totale di circa 500 mq si sviluppa nelle seguenti pedane:

  • Pedena di circa 300 mq sul retro-villa adiacente alla piscina;
  • 2 Pedane di circa 60 mq l’una sul fronte-villa, coperte da gazebo;
  • Scalinata della guest house;
  • Pedana di circa 90 mq con scala adiacente al bar e sotto una pergola bioclimatica.

Le maggiori difficolta si sono avute nella realizzazione delle scale, sia in fase di posa, sia in fase di progettazione per coniugare la struttura portante in acciaio, la struttura in alluminio con guide di scorrimento e le dimensioni delle doghe (in modo da avere doghe intere per la larghezza della pedata).

Il teak, per volere della proprietà, è stato lasciato naturale, leggermente spazzolato, senza trattamento, ma lavato settimanalmente con idoneo sapone nutritivo.

Questo è il risultato, un decking fatto, disfatto e rifatto nuovamente.

Di Gianluca Incerpi, Abdelaziz Chafra e Abdellah Chafra.

 

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