Posa

Criteri e metodi per la posa in opera del parquet

La nuova Norma Tecnica UNI 11368 raccoglie in un unico documento la revisione delle Norme Tecniche UNI 11368-1 del 2010 e UNI 11368-2 emessa nel 2013

Dopo oltre due anni di studio, l’Ente di Unificazione nazionale UNI ha pubblicato lo scorso 13 maggio u.s. la revisione delle Norme Tecniche UNI 11368-1 emessa nell’anno 2010 e UNI 11368-2 emessa nel 2013, raccogliendole in un unico documento normativo denominato Norma Tecnica UNI 11368 che ha come oggetto i criteri e i metodi di valutazione della posa in opera delle pavimentazioni a base di legno e parquet da uso interno impiegati negli edifici di nuova costruzione e/o esistenti, realizzati mediante incollaggio, flottanti e per avvitatura/inchiodatura. Affinché la norma prendesse luce, sono stati necessari oltre due anni di studio ed elaborazioni da parte del gruppo di lavoro “Legno non strutturale” della Commissione Legno UNI.

Il Gruppo di lavoro, coordinato dall’ing. Rita d’Alessandro in rappresentanza di FederlegnoArredo, oltre al sottoscritto in rappresentanza della testata Professional Parquet della Società QUINE S.r.l., è costituito dai rappresentanti delle associazioni di categoria dei posatori ANPP e AIPPL, dei rappresentanti dei laboratori di ricerca Catas e Istituto Giordano e dei produttori di elementi di legno da posa (Margaritelli) e di adesivi e vernici (Mapei). Dopo aver avuto il contributo e conforto da più esperti esterni intervenuti nella fase d’inchiesta pubblica della norma, dal 13 maggio, la norma UNI 11368 che, come s’evince dall’indice allegato, consta di 25 pagine suddivise in quattro capitoli corredati da più esplicativi disegni, schemi, prospetti e tabelle, costituisce un’utile bibliografia e ufficialmente fa parte del corpus normativo nazionale.

Prospetto n°1: Indice della nuova norma tecnica UNI 11368:2021

Scopo e campo d’applicazione

Il primo capitolo, dedicato agli scopi e campi d’applicazione del documento normativo, spiega in modo dettagliato che la norma si applica per pavimentazioni a base di legno posate sia mediante la tecnica dell’incollaggio, che inchiodatura o avvitatura e flottante su qualsiasi tipo di supporto realizzato in edifici di nuova costruzione e/o esistenti. Evidenzia che essa non si può applicare alle pavimentazioni lignee per interni per uso sportivo definite nella norma UNI EN 14904, alle pavimentazioni esterne definite nella norma UNI 11538-2 e al rinnovamento e/o recupero di pavimentazioni di legno e parquet preesistenti. Altro interessante argomento introdotto dalla norma revisionata consiste nel fatto che le verifiche eseguite e i risultati ottenuti siano opportunamente documentati mediante la redazione di un specifico verbale di consegna redatto e rilasciato a cura dal posatore/installatore, cosicché si ha traccia oggettiva delle proprietà e conformità ai requisiti stabiliti dalla nuova norma UNI 11368:2021 della pavimentazione lignea realizzata e che si sta consegnando al committente.

La norma di riferimento

Il secondo capitolo riporta tutti i documenti normativi che per motivi differenti consentono la completa applicazione della nuova norma UNI 11368. Ad esempio si cita la norma UNI 11265 per quanto concerne le competenze, responsabilità e indicazioni contrattuali; la norma UNI 11516 in merito alle indicazioni per la posa in opera dei sistemi di pavimentazione galleggiante per l’isolamento acustico e la norma UNI EN 13756 per la corretta terminologia e definizione dei termini. Nel capitolo non è tralasciata la specifica tecnica europea UNI CEN/TS 15717 perché detta le linee guida generali per la posa in opera degli elementi a base di legno destinati al realizzo di pavimentazioni interne.

Termini e definizioni della norma

L’importanza del terzo capitolo consiste nel fatto che riporta le corrette definizioni di alcuni termini tratti dalle norme UNI EN 13756 e UNI 11265 che, nel passato, non poche volte sono state oggetto di mal interpretazione. In queste righe si chiarisce cosa si intende per “deformazione elastica”; “dislivello”; “posa mediante incollaggio”; “posa flottante”; “posa mediante avvitatura/chiodatura”; “schivatura” e “suono sordo”.

Criteri e metodi

Il quarto capitolo della norma UNI 11368 può essere definito “l’hardcore” della norma perché nelle sei parti che lo compongono, si stabiliscono tutti i metodi di verifica, i criteri e i requisiti per la valutazione di qualsiasi tipologia di pavimentazione a base di legno realizzata mediante incollaggio o con tecnica flottante o mediante inchiodatura/avvitatura.

Analisi della pavimentazione

1. Attrezzatura per la verifica della deformazione elastica per pavimentazioni lignee flottanti (Estratto da norma UNI 11368)

Prima dell’analisi dei più metodi di verifica e rispettivi requisiti per la valutazione dei differenti sistemi e tecniche di posa, la norma precisa la corretta metodologia da rispettare per eseguire l’esame della pavimentazione lignea. Le verifiche dovranno essere eseguite entro cinque giorni dalla data di ultimazione dei lavori con la presenza della committenza, del direttore dei lavori e che l’esame della pavimentazione deve essere sia visivo sia strumentale seguendo pedissequamente le metodiche riportate nei più paragrafi della norma. In merito all’esame visivo della pavimentazione si precisa che essa dovrà essere eseguita secondo le indicazioni dettate dalla specifica tecnica europea UNI CEN/TS 15717, ossia osservando la pavimentazione in posizione eretta con luce naturale diffusa alle spalle dell’osservatore e che in assenza di luce naturale diffusa è possibile utilizzare luce artificiale purché diffusa.

Posa mediante incollaggio di finiti multistrato o massicci in opera

2. Verifica della planarità (Estratto da norma UNI 11368)

La seconda parte del quarto capitolo analizza le proprietà tecniche ritenute importanti per la conformità delle pavimentazioni a base di legno incollate con elementi lignei da finire in opera. Le proprietà da verificare sono nove: incollaggio, planarità, allineamento degli elementi in base alla geometria di posa, accostamento tra i singoli elementi, complanarità tra pavimentazioni attigue o con inserti di materiali diversi, giunti di dilatazione, levigatura, finitura e stuccatura. Per rendere più facilmente comprensibile ogni singolo punto della parte seconda, i vari paragrafi sono stati completati affiancando ai singoli testi, tabelle, schemi e disegni esplicativi che oggettivamente ne facilitano l’applicazione, come si può notare dagli esempi che corredano quest’articolo.

Posa mediante incollaggio di multistrato o massicci prefiniti

Le verifiche da eseguirsi per le pavimentazioni realizzate con elementi già rifiniti nelle aziende produttrici sono sette. Seppure simili a quelle per le pavimentazioni realizzate con elementi lignei da rifinire in opera, i metodi si differenziano per alcune caratterizzazioni pratiche d’esecuzione e per i requisiti da rispettare per ritenere la pavimentazione lignea sottoposta a verifica congrua e conforme allo standard normativo nazionale della norma UNI 11368.

Posa flottante

Questa interessante parte del quarto capitolo è riservata alle pavimentazioni a base di legno solo appoggiate al sottostante piano di posa prescrivendo la verifica di otto differenti proprietà tecniche diverse dalle verifiche in precedenza analizzate per la tecnica dell’incollaggio sia per quanto riguarda alcune strumentazioni e attrezzature per verificarne la proprietà come nel caso della verifica della deformazione elastica. A opera conclusa vanno verificate anche due nuove caratteristiche, ossia la determinazione degli scricchiolii e il dislivello tra gli elementi con i rispettivi requisiti da soddisfare.

Posa mediante avvitatura/chiodatura

È una delle tante novità inserite nella nuova norma UNI che riguarda le pavimentazioni fissate con elementi lignei fissati al piano di posa mediante viti e/o chiodi su di un piano che deve essere costituito da materiale capace di trattenere viti e/o chiodi. Sono previsti nove tipi di verifiche strumentali che oltre alla planarità, all’allineamento degli elementi in base alla geometria di posa prescritta e complanarità tra pavimentazioni attigue o con inserti di materiali diversi, riguardano anche i giunti di dilatazione, la levigatura, la finitura, lo scricchiolio della pavimentazione, la deformazione elastica e il dislivello tra gli elementi.

Verifica del battiscopa rispetto alla pavimentazione

La verifica da eseguire dopo l’installazione dei battiscopa è l’aderenza del battiscopa alla pavimentazione lignea e si esegue mediante esame visivo così come indicato anche nella norma UNI CEN/ TS 15717. La misurazione dello scostamento tra il bordo inferiore del battiscopa e il piano di calpestio della pavimentazione si misura con uno spessimetro di accuratezza 0,1 mm e la conformità è stabilita dal confronto tra l’altezza degli eventuali interstizi riscontrati e quella massima stabilita dallo standard normativo e, nulla vieta se c’è accordo tra le Parti, di riempire gli eventuali interstizi vuoti con opportuno materiale elastico, le cui caratteristiche chimiche siano compatibili con la pavimentazione di legno. Un altro aspetto che la norma UNI 11368 considera è l’eventualità delle prestazioni acustiche del cosiddetto “pacchetto pavimentazione” e, se richiesto, si dovrà anche consultare la norma UNI 11516 per sapere come eventualmente riempire lo spazio esistente tra battiscopa e pavimentazione a base di legno.

Grazie al lavoro svolto da oltre due anni dal Gruppo di Lavoro “Legno non Strutturale” con la contemporanea presenza di associazioni di posatori, tecnici di laboratori accreditati, rappresentanza di associazioni di produzione e di aziende di produzione elementi adesivi e vernici e di una rivista tecnica indipendente (Professional Parquet), si è data luce a un documento che mette un po’ di chiarezza. Non è possibile nello spazio di un articolo riportare e analizzare in modo compiuto quanto le 24 pagine della fresca norma tecnica di stampa prescrive mentre, per quanto concerne i requisiti stabiliti nelle sei parti del capitolo 4 per la valutazione delle singole proprietà, sono stati omessi perché fanno parte del copyright UNI e, quindi per conoscerli si dovrà acquistare la norma UNI 11368 al costo di € 72,00 + IVA presso i vari punti UNI dislocati sul territorio nazionale o online.

Continua a leggere l’articolo sul n.3/2021 di Professional Parquet

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