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Tendenze parquet: andiamo in palette, e non solo!

Pavimenti e rivestimenti coordinati, quante sono le sfaccettature possibili create dai designer

Tre le tendenze degli ultimi anni nel parquet e nei rivestimenti in legno e materiali affini, i motivi decorativi dei pavimenti con i rivestimenti coordinati sono sempre più diffusi. Architetti e interior designer hanno così a disposizione abbondanza di disegni, decori e colori per pavimenti e pareti, con cui progettare interni sempre più personalizzati e completi. E sempre più sostenibili. Tra legni e laminati certificati, infatti, i materiali sono sempre più riciclati, riciclabili, a base naturale, con finiture senza solventi.

Da Marco Piva, la collezione Elementa per Foglie d’Oro

Collezione di parquet Elementa di Marco Piva per Foglia d'Oro, modulo Alveo
Collezione di parquet Elementa di Marco Piva per Foglia d’Oro, modulo Alveo

Collezione di parquet Elementa di Marco Piva per Foglia d'Oro, modulo Alveo
Collezione di parquet Elementa di Marco Piva per Foglia d’Oro, modulo Alveo
Collezione di parquet Elementa di Marco Piva per Foglia d'Oro, modulo Alveo
Collezione di parquet Elementa di Marco Piva per Foglia d’Oro, modulo Alveo

I pavimenti della collezione Elementa, progettata da Marco Piva per Foglie d’Oro, sono pavimenti modulari in legno, che uniscono il lusso alla sostenibilità. I sei differenti pavimenti sono formati da elementi modulari che si possono integrare tra loro, scambiando disegni e misure, per superfici sempre diverse. In legno o rovere, di provenienza certificata da foreste europee gestite in modo sostenibile, le doghe della serie Elementa hanno pattern che creano diversi motivi decorativi, interpretando in modo creativo venature e peculiarità del legno. Eco, Ritma, Zago, Unda, Alveo, Regolo sono i sei diversi moduli; ogni modulo evoca suggestioni in cui si incontrano natura e progetto e dà vita a diverse possibilità compositive, a loro volta interpretabili con contrasti materici o cromatici. Le superfici possono comporre diversi disegni, sia impiegando finiture di legno diverse, sia accostando metalli e marmi, che rendono le doghe personalizzabili pressoché all’infinito, dunque adattabili a diversi stili di interior design.

La collezione Elementa si può coordinare con la collezione Principe, anch’essa di Marco Piva per Foglia d’Oro, una collezione di arredi per la zona giorno e la zona notte, in noce con inserti in pelle, tessuto, metallo, cristallo. Grazie alla grande disponibilità di finiture e alla possibilità di coordinare pavimenti e arredamenti, con Elementa e Principe si possono realizzare progetti di interior design anche molto sofisticati, di sostenibilità certificata.

Il Factum di Listone Giordano

 

Dettaglio della collezione Factum di Dante Oscar Benini per Listone Giordano
Dettaglio della collezione Factum di Dante Oscar Benini per Listone Giordano

Dante Oscar Benini e Luca Gonzo hanno progettato per Listone Giordano Factum, un pavimento caratterizzato dalle intersezioni geometriche. Il nome Factum, infatti, deriva da “Verum ipsum factum”, l’iscrizione che campeggia sulla monumentale porta d’ingresso dello IUAV di Venezia, progettato da Carlo Scarpa ai Rolentini. E proprio a Carlo Scarpa, al suo segno geometrico, si ispira la collezione Factum, il nuovo pavimento di Listone Giordano. Con la stessa qualità di tutti i pavimenti Listone Giordano, in legno proveniente da foreste certificate, la forza di Factum è nel formato quadrotta, composta da tre elementi diversi che creano infiniti solidi, a seconda della scansione dei tre elementi, in diverse declinazioni di colore o anche in versioni monocromatiche. Anche l’elemento quadrato può essere liberamente ruotato, così, accostando le quadrotte l’una all’altra, si possono creare disegni di superfici con composizioni e ritmi infiniti, che si estendono fino a diventare tappeti o quadri, dal forte impatto visivo. I pavimenti della collezione Factum possono salire anche a parete, per diventare boiserie coordinate; architetti e interior designer hanno così a disposizione un materiale per progetti personalizzati, con legni di provenienza certificata.

Da Giacobazzi, le nuove collezioni di “piastrelle in legno”

Collezione Arrocco di Atelier Nanda per Giacobazzi
Collezione Arrocco di Atelier Nanda per Giacobazzi
Collezione Blasone di Federico Peri per Giacobazzi, foto Federico Covre
Collezione Blasone di Federico Peri per Giacobazzi, foto Federico Covre

Giacobazzi, produttore di parquet che si trova nel cuore del distretto delle piastrelle, ha portato l’esperienza del territorio nella costruzione di parquet in piastrelle. La nuova collezione Arrocco, dello studio bolognese Atelier Nuanda, rende omaggio allo stile neomoresco italiano. Forme pure della geometria, diventano elementi di decoro e di composizione. La collezione Arrocco propone un linguaggio geometrico che definisce gli spazi senza l’uso di elementi architettonici, ma attraverso una nuova visione estetica che si esprime con trame e cornici, e permette di ridefinire una nuova spazialità degli ambienti. La collezione è caratterizzata da un motivo che può essere ripetuto in orizzontale e verticale, permettendo di creare combinazioni diversificate e sempre nuove. Il modulo base, che misura 54 x 54 cm, è disponibile con 4 diversi pattern, Treccia, Pettine, Mosaico, Greca. La misura è progettata per l’abitare contemporaneo, ed è adatta sia per ampi spazi, sia per semplici corridoi. Sono anche presenti bordi e angolari, per definire gli spazi come tappeti dematerializzati. L’uso e l’accostamento di materiali pregiati, quali il noce americano e il wengé, sottolineano il legame con il passato, messo in risalto dalle nuance e dalle texture, che esaltano le geometrie delle trame, creando combinazioni uniche e diversificate.

Anche la collezione Blasone di Federico Peri, sempre da Giacobazzi, attinge le proprie radici nella tradizione. La sagoma a losanga è la principale caratteristica che balza all’occhio e che – grazie a diverse possibilità di accostamento – permette alla superficie di assumere differenti interpretazioni. Le mattonelle, che misurano 58 x 35 cm e sono in rovere e wengé, possono ricostruire le atmosfere delle dimore storiche, ma sono perfette anche per abitazioni contemporanee dall’atmosfera metropolitana.

CP Parquet e il “Floor Landscape”

Parquet e boiserie Floor Landscape, di Monica Armani per CP Parquet
Parquet e boiserie Floor Landscape, di Monica Armani per CP Parquet
Parquet e boiserie Floor Landscape, di Monica Armani per CP Parquet
Parquet e boiserie Floor Landscape, di Monica Armani per CP Parquet
Parquet Floor Landscape, di Monica Armani per CP Parquet
Parquet Floor Landscape, di Monica Armani per CP Parquet

Monica Armani ha progettato per CP Parquet una nuova capsule collection di pavimenti e rivestimenti. Floor Landscape, questo il nome della collezione, parte dallo studio della cultura italiana legata all’arte, alla scultura, all’architettura, e alle professioni che hanno reso il nostro Paese un’eccellenza per l’innovazione e l’artigianato. Il progetto Floor Landscape associa superfici orizzontali con boiserie verticali, e profili perimetrali. I diversi componenti permettono di progettare soluzioni di pavimenti e bordure verticali, oppure autentici paesaggi articolati e funzionali. Il progetto nasce dall’idea che uno spazio, sia domestico che pubblico, rappresenti sempre un volume tridimensionale su cui applicare un vestito. L’idea che il legno sia trasformato in un abito, e che la superficie sia un tessuto su cui applicare delle trame decorative, consente di avere un’ampia liberà progettuale. Floor Landscape, dunque, è un progetto ad ampio respiro che mette a disposizione sia le tavole, sia soluzioni di posa. Per definire decori e atmosfere, Floor Landscape prende spunto da quattro città italiane, che si distinguono per stili abitativi e storia. Milano e la cultura milanese del Novecento hanno ispirato le bordure Scala e Quadro, e le boiserie Niemeyer, Necchi e Giò. Lo stile è grafico, ordinato, e coerente con la tradizione milanese dei pavimenti in legno con effetto spina incrociata, ma in una veste più contemporanea. Firenze e il Rinascimento, invece, hanno creato la base per il disegno di boiserie Tondo e Bifora, sintesi grafica del caratteristico segno architettonico del periodo. L’associazione alle superfici orizzontali e ai bordi dedicati Minima e Goccia dà origine a scenografie complete e facilmente componibili. Venezia, la Serenissima, ha una storia di incredibile unicità, per l’importanza paesaggistica e per la modalità di integrazione delle architetture monumentali con la fitta rete di canali. Il concetto di integrazione, dunque, costruisce l’ipotesi creativa per il pavimento texture Venezia, con effetto di tessuto incrociato, a cui si abbinano le boiserie Arabesco e Cà D’oro. Un effetto omogeneo che ricorda la memoria del passato e le tradizioni, semplificandone i codici estetici con schemi di posa configurabili e senza limiti, per estensioni orizzontali o verticali. Infine, il nome di un paese delle Alpi Orientali, Corvara, ha ispirato un pavimento che sintetizza l’aspetto della roccia “Dolomia” con tagli sfalsati e angolature particolari, che possono essere associate alle boiserie dedicate dallo stesso nome, Corvara. L’effetto di un pattern delicato irregolare ma ordinato, si sovrappone a legni con cromie dalle tenui tonalità del grigio.

Da Quick-Step, i laminati

Laminato Muse di Quick-Step
Laminato Muse di Quick-Step
Laminato Muse di Quick-Step
Laminato Muse di Quick-Step
Laminato Muse di Quick-Step
Laminato Muse di Quick-Step
Laminato Muse di Quick-Step
Laminato Muse di Quick-Step

Muse di Quick-Step è una gamma di laminati per pavimento che riproducono alla perfezione diversi materiali presenti in natura, o realizzati dall’uomo, pietre, cementi, ardesia. Nel Cemento, per esempio, la superficie è caratterizzata da piccole imperfezioni che danno un aspetto più autentico, una profondità dei dettagli, diverse aree di gloss e una finitura ruvida che creano giochi di luce naturali; nell’Ardesia i diversi livelli, la grana e il movimento della superficie offrono la sensazione della pietra originale di trecento milioni di anni fa; infine, ancora più sorprendente è il decoro Bluestone dove conchiglie, fossili e residui riflettono la luce come cinquecento milioni di anni fa, donando un aspetto del tutto naturale. Appartiene alla collezione Quick-Step anche Botanic Concrete, detto anche il “cemento della serra”. Una raccolta di elementi naturali, come piccoli fiori e petali dall’impressionante realismo, trasformeranno qualsiasi ambiente interno in uno spazio interconnesso con la natura.

Il laminato Capture, sempre di Quick-Step, nel 2022 presenta alcuni nuovi colori, dalle tonalità calde ed esotiche, che ricordano l’Africa e il Sud-America, i materiali fatti a mano e gli elementi naturali. La nuova collezione comprende 18 modelli di pavimenti, dai decori studiati uno per uno, che si distinguono uno dall’altro per l’impareggiabile livello di raffinatezza. Le caratteristiche sono il formato 1200x396x8 mm. Una bisellatura pressata sui quattro lati e la resistenza all’acqua rendono il laminato Quick-Step ideale anche per ingressi, bagni e cucine. Completano la gamma delle novità i battiscopa bianchi e verniciabili e l’hydrostrip, che protegge la base del battiscopa dai liquidi e dall’umidità, per un pavimento 100% resistente all’acqua. Più semplice e veloce da installare del silicone, offre un risultato uniforme e pulito senza tempi di attesa per l’asciugatura.

Laminato Capture di Quick-Step
Laminato Capture di Quick-Step
Laminato Capture di Quick-Step
Laminato Capture di Quick-Step
Laminato Capture di Quick-Step
Laminato Capture di Quick-Step
Laminato Capture di Quick-Step
Laminato Capture di Quick-Step
Laminato Capture di Quick-Step

I rivestimenti in essenze perdute

Alpi Sottsass Dark Brown, nuovo colore per la collezione Alpi Sottsass, foto Federico Cedrone
Alpi Sottsass Dark Brown, nuovo colore per la collezione Alpi Sottsass, foto Federico Cedrone
Dettaglio di vari materiali della Collezione Legacy, di ALPI, progetto di Piero Lissoni, foto Federico Cedrone
Dettaglio di vari materiali della Collezione Legacy, di ALPI, progetto di Piero Lissoni, foto Federico Cedrone
Dettaglio della Collezione Legacy, di ALPI, progetto di Piero Lissoni, foto Federico Cedrone
Dettaglio della Collezione Legacy, di ALPI, progetto di Piero Lissoni, foto Federico Cedrone

Alpi, tra i principali produttori di laminato, ha messo a punto la collezione Legacy, progettata da Piero Lissoni, che nasce dalla volontà dell’azienda di proporre nuove superfici decorative in legno composito, che sappiano esaltare l’identità naturale del legno. La nuova collezione riproduce legni la cui raccolta è rara e a volte impossibile; dunque, offre al mondo della progettazione un prodotto con caratteristiche estetiche di alta qualità, ma al tempo stesso sostenibile. Le essenze di questa nuova collezione, Ebano, Mogano Honduras, Teak, Palissandro, sono scarsamente reperibili, e in alcuni casi il loro uso è addirittura vietato. La collezione Legacy riproduce legni nobili, tradizionalmente utilizzati nei mobili di pregio europei a partire dal Settecento e poi protagonisti dell’arredamento Art Déco e del design moderno, che ancora oggi sono fonte d’ispirazione per designer e progettisti, caratterizzati da tonalità intense che donano carattere agli spazi in cui sono inseriti. Alpi, dunque, con la Collezione Legacy, dona una nuova vita a questi legni, offrendo queste superfici al linguaggio contemporaneo, che consentono nuove possibilità espressive e ampliano la gamma di applicazioni di queste essenze pregiate.

Alpi presenta anche un nuovo colore per la sua collezione storica, Alpi Sottsass, una delle collezioni più rappresentative dell’azienda. La nuova tonalità di marrone, Dark Brown, mantiene il pattern disegnato da Sottsass, utilizzato per la prima volta nella collezione Memphis del 1985.

A cura di Roberta Mutti

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