Interviste

Con Stemau il massello dura una vita

Per l’azienda romana il pavimento tradizionale resta la principale vocazione. La collezione di punta? Eternity: un nome che parla da solo

Sono gli anni ’70 quando Stemau comincia a scrivere la sua storia. Da allora l’azienda romana non si è più fermata, accogliendo giorno dopo giorno le sfide del mercato per rispondere al meglio alle esigenze dei consumatori. Nel 2009 Stemau ha anche ottenuto la certificazione di Produttore italiano. Grazie alla tecnologia e ai macchinari esclusivamente Made in Italy presenti nello stabilimento, oggi l’azienda lavora tutte le specie legnose. Nonostante la diversificazione della produzione, però, Stemau non ha abbandonato la sua linea di pavimenti masselli tradizionali, con i quali è nata e cresciuta. Di questo e molto altro abbiamo parlato con Stefano Maranco, presidente Stemau.

Che ruolo ha il massello per la vostra azienda?
Stefano Maranco: Siamo nati con il pavimento tradizionale massello e abbiamo linee dedicate all’esclusiva produzione che rappresenta quasi il 50% della nostra produzione, pur sapendo che negli ultimi anni i margini di guadagno sono molto diminuiti.

Ci può raccontare quali sono le vostre collezioni di massello?
Stefano Maranco: Il nome della collezione parla da solo: Eternity, pavimenti in legno massello 100% Made in Italy, progettati e studiati per soddisfare i nostri clienti in eterno.

Qual è la richiesta del mercato?
Stefano Maranco: Nel mondo dei pavimenti in legno, come del resto per tante altre faccende, l’Italia è spaccata in due: al nord solo stratificati, soprattutto maxiplance di quercia, al centro-sud sia il massello di provenienza europea di quercia sia quello di provenienza esotica.

Oltre al massiccio avete una serie di altre collezioni a due e tre strati, quali sono i plus di queste linee?
Stefano Maranco: Certamente le altre linee sono dedicate agli stratificati e alla loro verniciatura. A riguardo abbiamo affrontato investimenti importanti negli ultimi anni. Il tutto è finalizzato a potenziare le nostre collezioni, in particolare Tecnic (due strati) Biggest (tre strati) Vintage (verniciatura, anche personalizzata, delle due collezioni precedenti).

Una delle parole chiave emerse a dicembre (Orgogliosamente Stemau Professional Parquet n.6 2014) era stata personalizzazione, cioè la capacità di offrire prodotti su misura. Secondo voi sarà una delle tendenze del futuro quella di puntare sull’unicità del prodotto?
Stefano Maranco: Sicuramente, il mercato oggi richiede solo consulenti e professionisti che sappiano rispondere alle esigenze di ogni cliente e il nostro staff è sempre presente. Inoltre, grazie ai nostri impianti di produzione che provvedono alla realizzazione di plance, plancette e stratificati in genere, oltre a disporre di un impianto di verniciatura e tinteggiatura, possiamo realizzare i colori e i trattamenti come riteniamo opportuno o come la clientela richiede, studiando un progetto su misura.

Quali sono gli appuntamenti del 2015 più importanti per Stemau?
Stefano Maranco: Tutti i giorni abbiamo un paio di appuntamenti importanti: “la sfida con il mercato” e “la soddisfazione della nostra clientela”. Sembra poco?

E gli obiettivi?
Stefano Maranco: Tanti, tantissimi. Il nostro laboratorio studio e progetti è sempre all’opera e siamo ancora alla definizione di un progetto che stiamo sviluppando da un po’ e all’orizzonte comincia a profilarsi qualcosa di concreto. Nel frattempo, la nostra produzione è finalizzata alla vendita ed è partito quel progetto B2B, che abbiamo messo in funzione con l’anno nuovo, e possiamo dire che i primi risultati sono incoraggianti.

Sempre nel nostro articolo sull’ultimo numero di Professional Parquet del 2014 erano stati citati importanti lavori a cui avete partecipato, come il recupero dell’ex Mattatoio di Testaccio e l’Aula Magna della facoltà di Architettura. Ci sono altri progetti all’orizzonte?
Stefano Maranco: Nei progetti citati abbiamo “messo in mostra” la tradizione usando, per esempio, la linea delle maxi plance con incastro sui quattro lati, principalmente in rovere ed esotici. Per i progetti futuri chissà. In agenda ne abbiamo uno molto prestigioso, ma è ancora in embrione ed è prematuro parlarne.

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