Dati FEP, il mercato europeo del parquet mantiene un trend positivo
La 62esima edizione dell’Assemblea generale FEP – Federazione Europea dell’Industria del Legno – che quest’anno si è tenuta nella splendida cornice di Sorrento, nel nostro Paese, ha svelato un mercato che consolida il trend positivo
Dati FEP alla mano, il consumo di parquet, in generale, continua a progredire nell’UE beneficiando del contesto economico incoraggiante e, in particolare, della crescita dei consumi europei e delle tendenze positive mostrate dal settore delle costruzioni. La Germania, il più grande mercato europeo del parquet, ha registrato ufficialmente un calo significativo del consumo di parquet. I dati consolidati forniti dalle aziende associate FEP (Federazione Europea dell’Indestria del Legno) e dalle associazioni nazionali affiliate indicano attualmente una leggera crescita del mercato globale europeo dello 0,3% nel 2017 rispetto al 2016. Come sempre, i risultati mostrano qualche variazione da paese a paese. La produzione nel territorio FEP conferma la sua crescita del 2,6% e supera significativamente la soglia dei 72 milioni di metri quadrati.
È importante notare che, a partire dal 2016, i dati di Croazia, Estonia, Portogallo e Slovenia sono considerati nella panoramica generale della FEP. La produzione europea al di fuori dei paesi FEP è stimata in 14,5 milioni di metri quadrati – 9 milioni di metri quadrati prodotti nei paesi dell’UE e 5,5 milioni di metri quadrati nei paesi europei non appartenenti all’UE.
La produzione totale nel territorio FEP è aumentata del 2,60% a un volume di 72.184.490 m². Tenendo conto della produzione totale in Europa (paesi FEP + paesi non FEP in Europa) la produzione nel 2017 è aumentata del 2,15% e ha superato 86,7 milioni di m².
La produzione totale di parquet per tipo del 2017 rimane simile a quella già presentata a partire dal 2010, dove il multistrato è primo con l’81% (rispetto all’80% del 2016).
In cifre di produzione assoluta per paese, la Polonia mantiene la sua posizione di vertice al 19,17%. La Svezia consolida il suo secondo posto sul podio con il 15,50%. Segue l’Austria al 13,06%, mentre la Germania arriva al quarto posto (10,47%).
Il consumo nell’area FEP è aumentato dello 0,3% per raggiungere 79.249.514 m²rispetto ai 79.014.520 m² dell’anno precedente. In termini di consumi per paese, la Germania rimane in prima posizione, nonostante il suo mercato in declino, con il 21,21%, seguita dalla Francia al 10,70%. Sempre parlando della Francia, dopo un aumento dell’1,2% nel 2016, la Francia ha accelerato il tasso di crescita del PIL nel 2017 all’1,8%, in particolare grazie alla forte crescita degli investimenti privati. Sia gli investimenti domestici che quelli aziendali hanno registrato una solida crescita nel corso del 2017.
Per quanto riguarda il consumo di parquet pro capite, la Svezia mantiene il primo posto (0,78 m2) prima dell’Austria (0,74 m²) e della Svizzera (0,73 m2). Nell’area FEP totale, il consumo per abitante rimane stabile a 0,18 m² nel 2017.
Focus sull’Italia
L’economia italiana è cresciuta moderatamente nel 2017 registrando una crescita del PIL dell’1,5%. La crescita dei consumi privati è rimasta sostenuta grazie alla crescita dell’occupazione e alla fiducia dei consumatori. L’incremento degli investimenti è stato sostenuto da condizioni di finanziamento favorevoli e crediti di imposta, ma anche da una sana ripresa delle esportazioni di beni e servizi. Gli indicatori dell’indagine suggeriscono che l’economia dovrebbe continuare a crescere nel 2018 con un PIL reale in espansione di un altro 1,5% grazie alle esportazioni e agli investimenti. I consumi privati beneficeranno dell’aumento dei salari reali sia nel settore pubblico e privato, sia nella crescita dell’occupazione. Nel 2019, l’economia italiana dovrebbe tornare al suo tasso di crescita a lungo termine dell’1,2%. Un rischio al ribasso per questa prospettiva biennale deriva dallo stato ancora fragile del sistema bancario italiano. Le condizioni del credito hanno continuato a migliorare nel 2017, in quanto la politica monetaria rimane accomodante e ha sostenuto la tanto attesa ripresa degli investimenti, in particolare in macchinari e attrezzature e nell’edilizia non residenziale. L’inflazione è stata in media dell’1,3% nel 2017, poiché i prezzi dei servizi sono aumentati meno rapidamente nell’ultimo trimestre del 2017