Isola Design Festival e i nuovi progetti
Rispetto ai primi giorni dell’evento, l’Isola Design Festival conta decine di altri nuovi progetti
A poco più di un mese dal lancio dell’Isola Design Festival e dopo il successo delle scorse
settimane, l’evento entra nel vivo con la presentazione di nuovi straordinari progetti da tutto il mondo.
Tra i nuovi lavori presentati, sono da menzionare quelli di Coudre, studio post-digitale fondato da Raul Nieves, Jude Serena e Valeria Ustárez, che a differenza dei metodi di stampa 3D tradizionali, in cui il percorso della macchina viene generato automaticamente per approssimare una forma, lavora con attenzione sul percorso della stampante creando prodotti dalle forme uniche come i loro Post Digital Vases;
Bodega, del designer Alonso Herrera, che con il progetto DIY Glue Chair vuole avvicinare più persone possibili al processo di creazione di un oggetto di design, mettendo a disposizione gli strumenti e i passaggi per costruirlo;
Danilo Randazzo e la sua seduta Dressed by the Wind, progetto sperimentale che vuole andare oltre la funzionalità e dare matericità alla percezione del caldo vento del mediterraneo; Courtney Evans e Abby Ross, le designer multidisciplinari dietro ad Artish Studio, uno studio di design guidato da sole donne che con Stone Series realizza il desiderio di combinare il metallo piegato, familiare allo studio, con un elemento semplice e naturale come la pietra. E ancora, Magazine Rack Pv1, è un progetto di Pierre Vano Studio di Bruxelles, che si fonda sul concetto di equilibrio ed è composto da tre lastre d’acciaio saldate insieme;
Un Dressing Table, disegnato da Lara D. Smith, che vuole offrire con il suo progetto un posto pensato per rallentare i ritmi frenetici della routine e spogliarsi dallo stress della vita moderna, scoprendo questi aspetti della meditazione zen giapponese;
Innesto, di Eugenio Laponte, fondatore e direttore creativo di EUTOPIARCH, un’installazione di light design composta da schegge metalliche bidimensionali, progettate per incastrarsi perfettamente tra loro creando un terzo elemento tridimensionale e funzionale.
L’Olanda è sempre più rappresentata al Festival e nella Community di Isola, adesso anche grazie a 56 Hours e Studio Jeroen van Veluw. Il primo è uno studio di design con sede a Rotterdam, fondato nel 2018 da Viki Nagy e Mate Olah, che mixano artigianato e tecniche di produzione digitale.
Come lo sgabello OO Stool x Plasticiet, realizzato utilizzando esclusivamente plastica riciclata proveniente da una fabbrica di cioccolato. Il secondo, fondato da by Jeroen van Veluw e con base a Utrecht, lavora alla creazione di prodotti e spazi semplici e funzionali, come Festa, seduta realizzata con componenti in acciaio, il cui assemblaggio modulare e il design intuitivo mirano a creare una relazione tra l’oggetto e la persona.