Il parquet per vivere bene
In un’epoca nella quale si presta sempre maggiore ATtenzione alla salute delle persone e alla salubrità dell’ambiente, il parquet spicca come il protagonista indiscusso di un HABITAT sano
Da molti anni a questa parte, le aziende hanno la tendenza a pubblicizzare i materiali ecologici e naturali come punto di forza per la salute dei potenziali clienti e credo che la propensione a puntare sul benessere dell’individuo e sulla salubrità del suo ambiente sia direttamente proporzionale alla crescente e giusta sensibilità verso i temi dell’inquinamento.
Se per un attimo pensiamo alla nostra giornata tipo, ci accorgiamo che l’80% del tempo lo trascorriamo all’interno di un ambiente chiuso come casa, ufficio, azienda, negozi e così via, con il risultato che le quattro mura, il soffitto e il pavimento (almeno dal punto di vista della quantità di tempo che ci si trascorre), sono almeno 10 volte più importanti dell’ambiente esterno, anche è altrettanto fondamentale per preservare la salute dell’uomo.
A fronte di questa oggettiva constatazione, non è sbagliato dire che “l’ambiente” più vicino agli esseri umani è il pavimento sotto i nostri piedi, seguito dalla sedia, dalla scrivania, dal letto e da quanto altro ci circonda nei tanti e differenti ambienti di vita.
Perché è bene il pavimento di legno
L’ondata mondiale di sensibilità alla salute, ci consiglia di prestare sempre la massima attenzione a tutto ciò che utilizziamo e ai materiali con cui tutti i manufatti sono costituiti. Di conseguenza, anche la pavimentazione, dato l’alto utilizzo che ne facciamo, è un importante elemento che preserva la nostra salute e, dunque, è naturale porsi la seguente domanda: “Qual è il tipo di pavimento più adatto al corpo umano?”.
La risposta, che potrebbe sembrare ovvia ma che, in effetti, non lo è, è il pavimento di legno. Pavimenti, tavoli, sedie e mobili sono infatti spesso costituiti di legno perché questo materiale naturale si adatta al corpo umano. Per meglio spiegare l’oggettività della risposta, è bene anche riferirsi alla funzione vitale del piede sia anche agli altri parametri tecnici e tecnologici che evidenziano la reale salubrità del pavimento di legno.
Oggigiorno, l’agopuntura ci ha insegnato con precisione millimetrica ciò che in via di principio era già noto agli uomini ricchi di esperienza, ovvero che tutte le funzioni vitali del corpo umano hanno dei punti nevralgici nei piedi e nella testa.
Con queste importanti parti del corpo noi prendiamo contatto con l’ambiente circostante sottostante e sovrastante e, quindi, le dita e il tallone del piede costituiscono un importante e basilare contatto con l’ambiente circostante.
L’uomo sa bene che i piedi freddi e umidi causano dolori non solo alle reni e a tutta la parte inferiore del corpo, ma procurano anche dolori di testa, mal di gola e malattie ai polmoni e, non a caso, si usa dire che ciò che l’uomo ha sotto i piedi influenza fondamentalmente la sua salute.
Se l’uomo ha sotto i suoi piedi un pavimento “adatto alla vita” ciò avrà un’influenza positiva per l’acquisizione e conservazione della buona salute.
Tra le tante citazioni del bene che fa un pavimento di legno, si ricorda quella dello scrittore svizzero Kneipp che in un capitolo del libro Chrut und Uchrut, ha elencato alcuni dei fattori più nocivi alla salute per i quali accusa le pavimentazioni dure e di cemento che si trovano sotto i nostri piedi.
Egli scrive: “ Difendetevi dai pavimenti di cemento e dei pavimenti duri che oggi sono diventati di moda. […] Questi pavimenti determinano nel 90% delle persone che vi devono camminare sopra, continui dolori alla gola, ai denti, alla testa… essi sono la causa di crampi, reumatismi, lombaggini, sciatiche”.
Per evitare quanto scritto, è bene mettere nell’ambiente e in particolare sotto i piedi, un materiale “adatto alla vita” e l’ideale sarebbe di avere un pavimento di legno su di una soletta di legno. La soletta più salubre è quella di legno seguita da quella di cotto con travi e travetti di legno con un pavimento ligneo ancorato. Invece, oggigiorno per la maggior parte si costruisce con solette costituite con il calcestruzzo.
Tutti i materiali naturali che presentano la struttura porosa come il legno sono epidermici e hanno la funzione depuratrice come la pelle del nostro corpo e, la qualità di essere materiale epidermico facilita notevolmente la depurazione.
Un esempio che potrebbe sembrare macabro, ma rende molto l’idea è che sul pavimento di linoleum, che deriva dalla juta di fibra legnosa, dal sughero e dall’olio di lino, lo sputo di un tubercoloso diventa sterile solo dopo due ore, ne consegue che il pavimento di legno, ricco di tessuti legnosi, è sempre una protezione alla vita.
Un’obiezione che si muove al legno (a parte i naturali movimenti dimensionali fino alla completa stabilizzazione all’ambiente), è come può essere tagliato dall’albero ed essere ancora vivo.
Seppure sia morto quando il legno non è più albero. Il legno rimane “vivo” perché è idrofilo, perché si rapporta all’ambiente, all’arredo, alla persona; è quindi “vivo” perché le cose morte uccidono mentre le cose che si rapportano all’ambiente e alle persone sono vive e convivono; così, il legno vivente del pavimento aiuta gli uomini a vivere e soprattutto a vivere in salute!
Il legno per parquet, ma anche per tutte le altre componentistiche edili dell’arredo e di oltre molte altre attività umane, è di vitale importanza sotto molti aspetti. Il legno è vitale per:
• Il variegato colore e cromatismo sempre unico.
• L’importante epidemicità della sua struttura.
• Il reale comfort termico e acustico che offre.
• La naturale traspirazione e adattamento ai differenti ambienti di vita.
• L’assenza di cariche elettrostatiche.
• L’assenza di effetti da campi magnetici e di catalisi.
• La mancanza di sostanze tossiche o dannose all’organismo umano.
• Avverte con semplici scricchiolii in caso di cedimento.
• E caldo al tatto.
• Si rinnova facilmente.
• La sua vita è più lunga di molti altri materiali.
• È sportivo e mantiene in forma.
Così, l’uomo contemporaneo potrebbe vivere molto meglio sei impiegasse maggiormente il legno, iniziando dai piedi con il parquet, constatato che il pavimento è l’elemento edilizio che l’uomo più utilizza nella sua vita, in sintesi: si può avere la testa fra le nuvole ma i piedi no!
Il parquet può causare problemi alla salute?
Parquet male progettati e realizzati possono certamente costituire fonte di problemi di calpestabilità e “inquinamento indoor” e quindi costituire pregiudizio per la salute delle persone che abitano in ambienti chiusi.
Dal punto di vista della tutela per la salute, i principali rischi derivanti da un parquet non idoneo sono così sinteticamente riassumibili:
• Scarsa qualità del legname utilizzato. In particolare se il legname è inquinato da agenti chimici, fisici o biologici.
• Possibili inquinanti presenti negli adesivi utilizzati per la produzione o per la posa in opera degli elementi lignei (specie se la posa in opera si è eseguita in modo scorretto).
• Possibile presenza di agenti inquinanti nelle miscele vernicianti utilizzate per il trattamento della superficie parquet.
• Utilizzo di prodotti destinati alla pulizia e manutenzione ordinaria del parquet che possono contenere sostanze tossiche o nocive per l’uomo.
• Posa in opera non corretta o condizione idrotermica ambientale non consona che potrebbe generare sul parquet difformità di vario tipo e genere che possono essere da ostacolo al normale camminamento (dislivelli, increspature, scalinature, delaminazioni e così via).
A fronte di tutto ciò, diventa di estrema e fondamentale importanza rivolgersi sempre a fornitori di provata serietà, sia per quanto riguarda gli elementi lignei da installare sia per quanto riguarda i materiali e le attività di posa in opera del parquet. Per meglio valutare le caratteristiche del parquet da installare, non è da scartare l’idea di consultare un bravo tecnico che sappia consigliare in merito al tipo di legno da scegliere, al tipo di parquet da installare, ai trattamenti da eseguire e che sappia leggere e interpretare tutta la documentazione tecnica e normativa che per legge deve essere sempre fornita. In estrema sintesi i parametri da valutare per la miglior scelta del parquet si possono così riassumere:
• Utilizzo previsto degli ambienti da pavimentare.
• Tipo di superficie e fondo su cui installare il parquet.
• Prevedibile livello di calpestio/usura.
• Particolari esigenze per la pulizia e manutenzione ordinaria.
Il tecnico potrà aiutare a scegliere il tipo migliore di parquet anche in funzione delle esigenze stabilite dalle leggi e per la tutela della salute degli occupanti dei locali.
Adesivie prodotti vernicianti
È palese che un parquet incollato costituito da lamelle o tavolette o listoni di legno naturale abbia bisogno di essere rifinito e quindi trattato con agenti chimici atti a esaltarne le qualità e ridurre i problemi di usura e graffiatura. Molti prodotti di questi potrebbero contenere composti organici volatili pericolosi, quindi è sempre meglio chiedere all’installatore informazioni sui prodotti utilizzati, scegliendo, insieme a un valido tecnico, il prodotto meno pericoloso possibile e, laddove possibile, scegliere prodotti ecologici a base acquosa.
Il posatore
È di fondamentale importanza che l’addetto alla posa e al trattamento sia una persona di provata professionalità. Errori nella scelta degli elementi, della miscelazione e stesura dell’adesivo e del prodotto verniciante può essere fonte di gravi danni. La stesura di un adesivo e la realizzazione del parquet non devono essere eseguite da “improvvisati” se ci teniamo alla nostra salute. In aiuto dei posatori vi sono le etichette dei prodotti utilizzati per i trattamenti e la manutenzione dei parquet che devono obbligatoriamente contenere tutte le informazioni finalizzate a tutelare sia la qualità del lavoro ma soprattutto la salute dei lavoratori e dell’utilizzatore finale. Pertanto è necessario che il posatore verifichi attentamente se è stata consegnata tutta la documentazione e che in essa vi siano riportate tutte le indicazioni di pericolo e sicurezza apposte dal fabbricante e, in caso di dubbio, chiedere sempre chiarimenti al fabbricante oppure al locale ASL (Azienda Sanitaria Locale).
Conclusioni
Per tutelare la salute di tutti gli operatori che lavorano nel comparto e a tutti quelli che vivono gli ambienti pavimentati con un pavimento di legno si consiglia vivamente di:
• Acquistare gli elementi lignei da aziende conosciute che sono in grado di garantire la massima qualità e salubrità dei loro prodotti.
• Fare installare gli elementi lignei da posatori specializzati che siano in grado di operare seguendo le dovute norme della buona tecnica finalizzata soprattutto a ridurre i rischi d’inquinamento da composti organici volatili.
• Occupare gli ambienti solo dopo che si è accertata la qualità dell’aria.
• Leggere le etichette dei prodotti per la pulizia e di rispettare le indicazioni stabilite dal fabbricante.
In questo modo sicuramente la pavimentazione di legno garantirà la salute degli utilizzatori e la salubrità degli ambienti.
La salute della persona e la protezione del suo ecosistema, gradualmente e costantemente, stanno diventando sempre più i temi centrali e fondamentali del genere umano e di conseguenza una delle domande che ci si pone è: “Dove e come viviamo oggi?”.
SE IL LEGNAME PROVIENE DALL’ESTERO
È bene si sappia che sono numerosi i parquet realizzati con legnami importati da paesi extracomunitari ove le attenzioni verso la salute dell’uomo e dell’ambiente sono talvolta insufficienti. Se il legname è stato trattato in modo scorretto (per esempio trattato pesantemente con prodotti fitosanitari per evitare danni in fase di coltivazione e/o trasporto) è indubbio che questo legno possa far sussistere problemi per la tutela della salute pubblica. Altro grave problema può essere causato dai legnami prelevati da zone pericolose e quindi inquinati alla fonte da agenti biologici. Purtroppo, in Paesi in via di sviluppo le normative di tutela per la salute pubblica sono spesso insufficienti e l’unico strumento di difesa che si ha è di rivolgerci a rivenditori seri, che siano in grado di garantire la massima salubrità e qualità dei loro prodotti sia per quanto attiene la zona di taglio, sia per quanto concerne la conservazione, il trasporto e le lavorazioni finali. Occorre chiedere pertanto sempre al rivenditore garanzie sulla qualità del prodotto acquistato. Inoltre, si sappia che le sorgenti radioattive potrebbero contaminare anche il legname, ma è vero anche che la radioattività può essere rilevata da esperti in fisica e, quindi, si suggerisce di non lesinare sulla qualità dei materiali ed esigere dal rivenditore le massime garanzie sulla salubrità dei materiali acquistati.
Durata media di diversi tipi di pavimenti in ambienti pubblici