Dati FEP: il mercato globale del parquet è in leggera contrazione
L’indagine, presentata a Lisbona durante l’Assemblea Generale, registra un calo del 2,3% in riferimento all’anno 2018
Il mercato globale europeo del parquet è in leggera contrazione. Dopo tre anni di crescita o, comunque, di moderata stabilità e nonostante un buon inizio dell’anno, i dati complessivi sul consumo di parquet in Europa sono diminuiti per il 2018. È questo il quadro emerso dall’analisi dei dati consolidati forniti dalla FEP – Federazione europea dell’industria del parquet – durante l’Assemblea Generale, che quest’anno si è tenuta il 13 e 14 giugno a Lisbona. Il report sottolinea a una leggera contrazione del mercato globale europeo del 2,3% nel 2018 rispetto al 2017. Va notato che, a causa della presenza di alcune discrepanze tra i dati ufficiali tedeschi, che sono raccolti dall’Ufficio federale di statistica tedesco e dati interni recentemente raccolti dalla federazione tedesca del parquet, (VdP), i dati di produzione e consumo presentati di seguito saranno rivisti al rialzo nelle prossime settimane.
Come è stato osservato in passato, i risultati mostrano alcune variazioni da paese a paese. La contrazione del mercato è dovuta principalmente alla diminuzione del consumo di parquet osservato in Germania e Svizzera e, in misura minore, nel Cluster nordico e nel Benelux. La produzione nel territorio FEP è diminuita moderatamente dell’1,3%, ma supera significativamente la soglia dei 75 milioni di mq. È importante notare che, a partire dal 2007, i dati di produzione e consumo per l’Italia sono stati rivisti secondo il nuovo metodo utilizzato dalla federazione nazionale italiana – Federlegno Arredo. La produzione europea al di fuori dei paesi FEP è stimata in 14,8 milioni di metri quadrati: 9,2 milioni di metri quadrati prodotti nei paesi dell’UE e 5,6 milioni di metri quadrati nei paesi europei non appartenenti all’UE.
La produzione totale nel territorio FEP è leggermente diminuita dell’1,3%, per un volume di 75.335.600 mq. Tenendo conto della produzione totale in Europa (paesi FEP + paesi non FEP in Europa) la produzione nel 2018 è diminuita moderatamente dello 0,8% e ha superato i 90 milioni di mq. Il consumo nell’area FEP è diminuito del 2,3%, raggiungendo un livello di 79,854.300 di mq. La produzione totale di parquet per tipo nel 2018 rimane simile a quella già presentata a partire dal 2010, dove il multistrato è primo con l’82% (rispetto all’81% nel 2017), seguito dal massello (incluso lamparquet) con un 17% stabile e dall’intarsio, all’1% della torta totale (rispetto al 2%).
In termini di produzione assoluta per paese, la Polonia mantiene la sua posizione di punta con il 17,37%. La Svezia resta al secondo posto con il 15,22%. Segue l’Austria al 12,76%, mentre la Germania è al quarto posto (9,51%). Il consumo nell’area FEP è diminuito del 2,3%, con 79.854.300 mq rispetto ai 81.732.014 mq dell’anno precedente.
In termini di consumi per paese, la Germania rimane in prima posizione, nonostante il suo mercato ancora in declino, con il 18,78%, seguita dall’Italia all’11,56%. La Francia completa il podio con il 10,59%.
La Svezia al 10,42% ottiene il quarto posto. L’Austria con l’8,15% mantiene la quinta posizione mentre il Cluster nordico (7,81%) e la Svizzera (7,25%) si posizionano rispettivamente in sesta e settima posizione.
Per quanto riguarda il consumo di parquet pro capite, la Svezia mantiene il primo posto (0,81 mq) prima dell’Austria (0,74 mq) e della Svizzera (0,67 mq). Nell’area FEP totale, il consumo per abitante rimane stabile a 0,19 mq nel 2018.
La situazione in Italia
Per quanto riguarda lo sviluppo economico generale, l’Italia ha iniziato a perdere slancio all’inizio del 2018, a causa di un più ampio rallentamento dell’area dell’euro; nella seconda metà dell’anno, si parla, invece, solo di una contrazione. Mentre il rallentamento iniziale era in gran parte dovuto al commercio mondiale meno dinamico, quello più recente è attribuibile alla debole domanda interna, in particolare agli investimenti, poiché l’incertezza legata all’orientamento politico del governo e l’aumento dei costi di finanziamento hanno avuto il loro peso. In termini annuali, il PIL è cresciuto dell’1% nel 2018. Nel 2019 si prevede che la crescita annuale del PIL scenderà allo 0,2% a causa dell’incertezza della politica nazionale e interna e delle prospettive di investimento meno rosee per quanto riguarda le imprese. Inoltre, il rallentamento più marcato di importanti partner commerciali avrà probabilmente effetti a catena sulla produzione manifatturiera italiana. Nel 2020 si prevede che la crescita aumenterà fino allo 0,8%. Le previsioni non incorporano gli effetti dell’aumento delle imposte indirette previsto nel bilancio 2019 per il 2020. Poiché il rallentamento degli investimenti è destinato ad attenuare la crescita delle importazioni, al netto le esportazioni potrebbero fornire un sostegno marginale alla crescita del PIL.
Prospettive per il 2019 e il 2020
Dopo tre anni di crescita o stabilizzazione moderata, i dati complessivi di consumo del parquet in Europa sono leggermente diminuiti per il 2018. Mentre il mercato mancherà ancora di visibilità nei prossimi mesi, i mercati europei del parquet mostrano generalmente trend stabili o leggermente positivi per i primi tre mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018, indicando un consumo di parquet stabile o moderatamente crescente. Inoltre, il consumo di parquet è ricominciato a crescere in Germania, il principale mercato europeo del parquet. D’altro canto, la concorrenza delle soluzioni per pavimenti “come il legno”, in particolare LVT, rimane forte.
Per quanto riguarda le materie prime, per il momento non c’è carenza di legno, ma l’accessibilità sta diminuendo anche per gli strati (HDF, compensato) diversi da quello superiore. A livello europeo, FEP accoglie con favore il crescente riconoscimento da parte delle autorità dell’UE del contributo positivo dei prodotti in legno, compreso il parquet, per combattere il cambiamento climatico e sostenere l’economia circolare, la bioeconomia circolare e la sostenibilità. Questo riconoscimento dovrebbe essere ora tradotto in politiche di supporto per il nostro settore e utilizzate per convincere il consumatore finale: il parquet è e rimane l’unico vero pavimento di legno che consente di portare la natura in casa e costruire un futuro migliore.